Mazzette all’ex direttore Aipo: in tre patteggiano la pena
Un anno e 11 mesi per l’imprenditore corruttore Paolo Ubaldi di Poviglio
Poviglio Mazzette all’ex direttore Aipo in cambio di appalti sui fiumi Po, Secchia ed Enza. Il gup del tribunale di Parma ha accolto tre richieste di patteggiamento e disposto un rinvio a giudizio per corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio (reato che prevede pene in egual misura per il corrotto e il corruttore). Il corrotto Meuccio Berselli, 63 anni ex direttore dell’Agenzia Interregionale per il fiume Po (Aipo), ha patteggiato due anni con pena sospesa dopo aver risarcito il danno. Il corruttore reggiano Paolo Ubaldi, 74 anni, nato a Lesignano Bagni (Parma) e residente a Poviglio, all’epoca amministratore delegato dell’impresa edile Moteco (Movimento terra e Costruzioni Srl, con sedi a Colorno e Parma) ha patteggiato un anno e 11 mesi, mentre la sua dipendente Francesca Tirelli (54enne parmigiana con il compito di prelevare le somme che Ubaldi consegnava a Berselli) un anno e 4 mesi. Il quarto indagato, un imprenditore 57enne titolare di un’impresa per la costruzione di opere idrauliche, è stato rinviato a giudizio e affronterà il processo. L’indagine della Guardia di Finanza di Parma che ha inguaiato i quattro era nata nel 2023 per un’altra ragione: i militari stavano seguendo l’allora direttore di Aipo Berselli per verificare un presunto uso indebito dell’auto di servizio (difatto accusato anche di peculato). Seguendo l’ex direttore, i finanzieri hanno scoperto ben altro: buste gonfie di banconote (3.000-3.500 euro per volta) ma anche casse di Champagne e un culatello erano le “elargizioni” in cambio di affidamento di lavori. «Andiamo a prendere un caffè»: così diceva per telefono Ubaldi alla sua impiegata o a Berselli. Ma, dalle intercettazioni audio e video, i protagonisti non andavano mai al bar: restavano fermi per pochi minuti, chiusi nell’auto dell’imprenditore povigliese sempre vicino alla sede di Parma dell’Aipo, per la consegna delle mazzette e delle regalìe. Si trattava di una parola d’ordine per concordare gli incontri: segno che Ubaldi, già arrestato per lo stesso reato di corruzione nel 2003, prendeva le sue precauzioni, che tuttavia non sono bastate. Quattro gli incontri (cioè le «consegne corruttive») avvenuti tra Ubaldi e Berselli: il 22 dicembre 2022 la consegna di un culatello, seguita dalle mazzette da 3mila euro il 16 gennaio 2023, 3.500 euro l’1 settembre 2023 e altri 3.500 euro il 21 settembre dello stesso anno. Le date non sono casuali: passando al setaccio i documenti acquisiti dall’Aipo, i finanzieri hanno verificato che subito dopo i “caffè” i lavori venivano affidati alla Moteco Srl. l © RIPRODUZIONE RISERVATA