Giovane donna aggredita, il direttore della Cia la salva: «Non potevo rimanere inerte sentendo quelle grida»
Reggio Emilia: dall’ufficio in via Trento Trieste Fabio Pedocchi ha sentito le grida e ha visto la ragazza braccata e insanguinata
Reggio Emilia Un gesto di coraggio e prontezza ha interrotto un’aggressione avvenuta nel tardo pomeriggio di venerdì nei pressi della stazione ferroviaria della linea Reggio-Ciano. Protagonista dell’episodio è Fabio Pedocchi, direttore di Cia Reggio, che non ha esitato un istante a intervenire dopo aver udito le grida d’aiuto di una giovane donna. L’episodio si è verificato attorno alle 17.30 in via Trento e Trieste, una zona a ridosso del nodo ferroviario. Pedocchi, che si trovava nel suo ufficio, è stato attirato dalle urla provenienti dalla strada e, intuendo la gravità della situazione, si è precipitato fuori per verificare quanto stava accadendo. Pochi metri più in là, dietro la stazione, ha trovato una ragazza visibilmente sotto shock e con il volto insanguinato, che tentava di sottrarsi alla presa di un uomo. Alla vista del direttore, l’aggressore si è dato immediatamente alla fuga, così come la vittima, che si è allontanata spaventata in direzione opposta.
«Ho agito d'istinto» ha dichiarato Fabio Pedocchi. «Non potevo rimanere inerte sentendo quelle grida. Spero che la ragazza stia bene e che l'aggressore venga presto identificato». Ha avvisato i Carabinieri, che sono giunti sul posto nel giro di pochi minuti. Al loro arrivo, però, l’aggressore si era già dileguato e al momento non è stato ancora identificato. Sono in corso le indagini da parte delle forze dell’ordine per ricostruire i dettagli dell’aggressione e risalire all’identità dell’uomo in fuga.