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Parti con l’epidurale anche all’ospedale Franchini di Montecchio Emilia

Daniela Aliu
Parti con l’epidurale anche all’ospedale Franchini di Montecchio Emilia

L’attesa novità nel punto nascita della Val d’Enza a partire dal 3 giugno

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 Montecchio Novità in arrivo all’ospedale Franchini: da martedì 3 giugno sarà possibile il parto con la tecnica dell’anestesia epidurale. La novità è stata annunciata a Sant’Ilario, al Parco San Rocco, durante il convegno “La Val d’Enza per il Mire”, che ha avuto un grande partecipazione e ha trattato il tema della sanità in scala anche interprovinciale. L’evento, organizzato dal distretto di Montecchio dell’Azienda Usl Irccs, in collaborazione con il Comitato consultivo misto distrettuale e Curare onlus, era finalizzato anche a contribuire alla raccolta fondi per il Mire.

Durante l’incontro, moderato da Daniela Riccò, direttore sanitario Ausl dal 2000 al 2015, per parlare di sanità, si è parlato di professioni sanitarie e di assistenza ospedaliera. «Si è condiviso con il vasto pubblico presente, l’assetto dei servizi e gli elevati standard qualitativi in un sistema connotato da grande complessità e criticità crescenti – spiegano dall’Ausl –. Un momento di condivisione e partecipazione, che ha voluto sottolineare, attraverso le parole del direttore generale Davide Fornaciari, il grande impegno, l’attenzione, la capacità di prendersi cura di un sistema sanitario e socio-sanitario provinciale che, affrontando le tante sfide, ancora mette al centro l’individuo». Così è stato presentato al pubblico, tra i presenti anche tanti operatori della sanità, il Mire (Maternità infanzia Reggio Emilia), che ospiterà, una volta terminati i lavori di realizzazione, non solo l’ostetricia, ma tutta la ginecologia e la pediatria, diventando, così, a tutti gli effetti, un ospedale dentro all’ospedale. A illustrare la visione, la vocazione e la necessità del Mire sono stati Fausto Nicolini, già direttore generale dell’azienda sanitaria fino al 2020, Giorgio Mazzi, attuale direttore del presidio ospedaliero provinciale e Giancarlo Gargano, direttore del Dipartimento materno-infantile. Il progetto è stato illustrato dall’ingegnere Tiziano Binini, progettista della struttura. Si è guardato, poi, all’area della Val d’Enza con l’intervento di Barbara Gilioli, direttore del distretto, che ha chiesto a Daniela Viviani, direttore del reparto di Ginecologia e Ostetricia di Montecchio di illustrare le novità sull’ospedale Franchini, partendo dal Centro del Pavimento pelvico ed evidenziando la prossima attivazione, dal 3 giugno, della parto-analgesia (ovvero anestesia epidurale) sul punto nascita.

Progetto al quale si sta lavorando da oltre un anno, fortemente voluto dall’amministrazione montecchiese e del sindaco Fausto Torelli, primo sostenitore dell’allargamento sul fronte parmense, riconosciuto a più riprese anche dall’assessore Regionale Massimo Fabi. Questa importante novità si va ad aggiungere al taglio cesareo gentile, altro fiore all’occhiello del Franchini, che dà la possibilità alla futura mamma di avere la presenza di una persona cara in sala al momento del cesareo. L’attrattiva dell’ospedale di Montecchio, anche grazie a queste nuove attività, si conferma ben oltre i confini distrettuali, come ha sottolineato chiaramente Giovanni Gelmini, direttore del distretto Ausl Parma sud-Est. A concludere è stato l’assessore Fabi. Molto partecipata anche la cena, a seguire, i cui proventi andranno proprio al Mire. © RIPRODUZIONE RISERVATA