Traghetti per la Sardegna, rincari fino al 40%: il Garante indaga
Sotto accusa l’attribuzione ai viaggiatori da parte delle compagnie dei costi per l’acquisto di quote di emissione Co2
Cagliari L’autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha aperto un fascicolo per gli aumenti tariffari nel trasporto marittimo da e per la Sardegna a seguito dell’applicazione del sistema europeo ETS (Emission Trading Sistema). Alla segnalazione, che è arrivata da parte del deputato sardo Silvio Lai (Pd) è stato attribuito l’identificativo DC11345 e la pratica è stata assegnata per competenza alla Direzione Trasporti, Energia e Ambiente del Dipartimento Concorrenza dell’Autorità. La Direzione, sulla base delle informazioni segnalate e della documentazione che sarà acquisita, avrà la possibilità di valutare se sono rispettate le previsioni di legge e in particolare della legge 287/90 per rilevare eventuali abusi. L’anomalia segnalata dal deputato sta nel fatto che le compagnie starebbero attribuendo ai cittadini viaggiatori, con ingenti aumenti tariffari, i costi dell’estensione al trasporto marittimo del sistema Ets che impone agli armatori l’acquisto di quote di emissione CO2.
Aumenti che raggiungerebbero il 27% già quest’anno e in previsione dovrebbero superare il 40% nel 2026. A tal proposito sarebbe stato abbondantemente superato il parametro della proporzionalità visto che studi indipendenti, come quello elaborato da “Transport e Environment”, segnalano che l’effettivo costo Ets incide solo per l’1% per singola tratta. L’intervento dell’autorità Garante aiuterà a capire l’effettiva realtà degli aspetti contestati nella segnalazione nella logica della trasparenza e della tutela dei cittadini. «È una notizia positiva per i consumatori la comunicazione ufficiale che mi è arrivata dall’Autorità Garante», ha commentato il deputato sardo. l