Aumentano arresti e denunce, in un anno 258 rapine e 166mila richieste di aiuto al 112
Ieri la Festa dell’Arma dei Carabinieri è stata l’occasione per rendicontare i dati di un anno di attività intensa
Reggio Emilia Aumentano arresti e denunce, ma soprattutto aumenta l’impegno della specialità dell’Arma, in particolare quello dei carabinieri Forestali a tutela dell’ambiente. «Un capitolo sempre più rilevante della nostra azione è affidato ai Forestali, che hanno contribuito alla “prossimità ambientale” e hanno promosso la legalità ecologica», ha detto il comandante provinciale dei carabinieri di Reggio Emilia colonnello Orlando Hiromi Narducci. Ieri mattina la celebrazione per i 211 anni dell’Arma si è svolta per la prima volta nell’imponente cornice dei Chiostri di San Pietro. Era presente tutta la città che conta: il prefetto Maria Rita Cocciufa, che ha tagliato la torta insieme al colonnello Narducci; i vertici di tutte le forze dell’ordine (il questore Giuseppe Maggese e parecchi dirigenti della polizia, il colonnello della Guardia di Finanza Ivan Filippo Bixio, il comandante della polizia locale Italo Rosati, il comandante dei vigili del fuoco Antonio Annecchini); dalla politica istituzionale locale (il sindaco Marco Massari e il predecessore Luca Vecchi, la giunta comunale e l’opposizione, il presidente della Provincia Giorgio Zanni, la stragrande maggioranza dei sindaci (con fascia tricolore), politici regionali, deputati e senatori; la presidente dell’istituto Cervi Albertina Soliani; il procuratore Calogero Gaetano Paci con diversi pm e giudici; infine le autorità religiose e il mondo imprenditoriale (Stefano Landi, Enrico Grassi e altri). Per il comando provinciale dei carabinieri, la festa è stata un’occasione per rendicontare i dati di un anno di attività intensa. Nell’ultimo anno sono giunte 166mila richieste d’intervento al 112 (quasi 455 al giorno) e i carabinieri hanno proceduto per 18.487 delitti; vista la capillare presenza delle caserme sul territorio, 88 denunce su 100 vengono raccolte dai militari. Sono aumentati gli arresti (310, pari a +17%) e le denunce a piede libero (3.522, +14,6%). Sono stati individuati i responsabili di 82 rapine, 377 furti, 20 estorsioni, 32 violenze sessuali, 538 truffe e 3 omicidi. «Sotto il profilo del contrasto alla criminalità organizzata rammento l’ultima operazione “Sugar Beet” che ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di sette indagati, gravemente indiziati a vario titolo di numerosi delitti aggravati dall’aver agevolato l’attività del sodalizio ‘ndranghetistico emiliano con il sequestro preventivo di una società e dei relativi beni – ha detto il colonnello Narducci – A margine, quale parte dello straordinario gruppo di lavoro specializzato a guida della Prefettura, abbiamo fornito il nostro contributo per l’emissione delle interdittive antimafia (81 nell’ultimo anno)». La prevenzione «è stata rafforzata» con quasi 23mila pattuglie nell’anno trascorso, che hanno eseguito 18.621 interventi sia a richiesta dei cittadini sia di iniziativa. «Abbiamo garantito anche noi i servizi di ordine pubblico per il regolare e pacifico svolgimento delle manifestazioni, sportive e non, organizzate in città». Nei settori di specialità il Nucleo Carabinieri Ispettorato del lavoro, che contrasta lo sfruttamento dei lavoratori e vigila sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, ha ispezionato 150 attività, verificando la presenza di 80 posizioni irregolari (su 384 controllate) di cui 30 totalmente in nero, con la conseguente sospensione di 17 attività, la denuncia di 51 persone, l’arresto di un individuo per caporalato; in totale le multe sono state pari a 317mila euro. «Il militari del Gruppo Carabinieri Forestali di Modena e Reggio Emilia e del Reparto Carabinieri Parco Nazionale di Busana, specializzati nella protezione dell’ambiente, hanno effettuato oltre 8mila servizi, denunciando 44 persone ed elevando 225 sanzioni amministrative per più di 121mila euro». «I valori non si sbandierano: si incarnano, si praticano, attraverso una dedizione quotidiana – è stata la riflessione del colonnello Narducci – Essere carabinieri richiede l’assunzione di un obbligo morale prima ancora che professionale: quello di servire. Servire ogni cittadino, servire la legge, senza eccezioni. Perciò ringrazio ogni singolo militare dell’Arma in servizio: la vostra perseveranza è la nostra forza». l © RIPRODUZIONE RISERVATA