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Pregabalin: ricette mediche false per ottenere la “droga da farmacia”. Indagini tra Modena e Reggio Emilia

Gabriele Farina
Pregabalin: ricette mediche false per ottenere la “droga da farmacia”. Indagini tra Modena e Reggio Emilia

I carabinieri dei Nas stanno indagando su acquisti sospetti di un farmaco contro ansia, epilessia e dolore neuropatico

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Reggio Emilia La nuova “droga da strada”? Si può acquistare in farmacia, presentando ricette mediche contraffatte. I carabinieri dei Nas stanno indagando su acquisti sospetti di un farmaco contro ansia, epilessia e dolore neuropatico. Il principio attivo si chiama pregabalin, può portare all’abuso, indurre dipendenza ed essere fatale, specialmente se combinato a sedativi e oppioidi. Può essere venduto solo con ricetta. Gli inquirenti sono partiti da denunce di medici a cui sono stati sottratti i propri ricettari. Un professionista di Nonantola è andato alla tenenza dei carabinieri di Castelfranco per denunciare il furto oltre ai reati di ricettazione e falsità ideologica. A maggio è stato contattato dall’ufficio oggetti smarriti del Comune di Reggio Emilia, dove erano state ritrovate quindici ricette del blocchetto, poi distrutte su autorizzazione del medico. Lo stesso medico era stato chiamato il 9 aprile da una farmacia di Castelfranco. Un sedicente paziente, che il medico non conosce, si era presentato in farmacia per chiedere il pregabalin con una ricetta apparentemente firmata dallo stesso medico. La farmacista si era insospettita dalle differenze nella firma. Ha detto al cliente di non avere il farmaco e lui se ne è andato infastidito. La richiesta non ha stupito il medico.

«È un analgesico per dolori di origine nervosa – si legge nella denuncia del medico – Tale farmaco viene però utilizzato dai tossicodipendenti da tetra cannabinoidi per aumentarne l’effetto e per togliere gli effetti collaterali indesiderati delle droghe in questione». Gli inquirenti sono sulle tracce di ricette presentate con il ricettario del medico di Nonantola e di un medico di Reggio Emilia, che ha denunciato lo scorso febbraio la sparizione del blocco. Secondo quanto ricostruito finora, le prescrizioni sono scritte con inchiostro di colore blu e contengono richieste di confezioni da trecento milligrammi. Lo stesso farmaco è stato scoperto in varie operazioni contro lo spaccio. A Cagliari un uomo di 38 anni è stato denunciato a maggio perché scoperto con 170 compresse, carte di pagamento e tessere sanitarie di altri. A darne la notizia è stata La Nuova Sardegna, che ha notato un uso sempre più diffuso (e illegale) tra i giovani. Sono stati scoperti usi come droga del farmaco tra le strade di Verona e di Milano, di Trento e di Firenze, di Brescia e di Torino, dove il caso è finito su Striscia la Notizia. La Federazione ordine farmacisti italiani (Fofi) ha segnalato soltanto negli ultimi tre mesi furti di timbri medici e di ricettari a Modena, Reggio Emilia, Ferrara, Sanremo e Monza Brianza. La Fofi mette in guardia anche da chi presenta ricette false per permettere a minori l’acquisto di psicofarmaci. La Questura sta indagando sulla denuncia di una direttrice di una farmacia modenese. Le si è presentata una cliente per chiedere ansiolitici con tre finte ricette, in apparenza siglate da un pediatra in pensione. Il medico ha smentito di aver firmato quelle ricette, la dottoressa non le ha dato i farmaci. I farmacisti sono invitati a contattare i medici in casi sospetti. Se le ricette non sono regolari, l’indicazione è di non dare i farmaci, segnalando il fatto al servizio farmaceutico dell’Ausl e ai Nas.l © RIPRODUZIONE RISERVATA