Gazzetta di Reggio

Reggio

L’Italia al Mapei Stadium

Reggio Emilia rianima gli Azzurri, battuta 2-0 la Moldova

Nicolò Valli
Reggio Emilia rianima gli Azzurri, battuta 2-0 la Moldova

Nell’ultima partita dell’esonerato Spalletti sulla panchina dell’Italia, decidono le reti di Raspadori e Cambiaso

3 MINUTI DI LETTURA





Reggio Emilia Reggio Emilia porta bene alla Nazionale. Nella Città del Tricolore, gli Azzurri battono la Moldova e riscattano la pesante sconfitta subita venerdì scorso in casa della Norvegia. Vittoria doveva essere e vittoria è stata, in una città in cui è nato il Tricolore e dove l’Italia ha raccolto cinque vittorie su cinque gare nella sua storia.

Luciano Spalletti, esonerato dopo il ko  contro la Norvegia e sulla panchina azzurra per l’ultima volta, lascia  con tre punti mentre il presidente federale Gabriele Gravina, in tribuna, è chiamato ora a dare inizio al nuovo ciclo.

Ci pensano Raspadori e Cambiaso a decidere una pratica più difficile del previsto. Chi pensava a una goleada, si sbagliava, un po' per il momento della Nazionale, un po’ perché la Moldava ha venduto cara la pelle sino ai minuti di recupero.

In avvio l’Italia fa la partita,  ma la Moldova è più viva che mai e trova anche la via della rete con Nicolaescu (10’), ma il gol viene annullato per un fuorigioco segnalato dal Var. Un episodio che aveva già fatto scattare i fischi da parte dei 18.771 presenti al Mapei. L’Italia prova a sciogliersi e al 14’ va al tiro con Tonali: la sfera termina alta. Ranieri di testa colpisce la traversa, mentre Tonali non arriva per un soffio sul pallone di Di Lorenzo. Gli ospiti spazzano e si difendono come possono, ma non rinunciano ad attaccare.

Al 26’ l’Italia trema per una ripartenza con Caimacov che finisce a terra in area dopo un contatto con Di Marco. Gli Azzurri continuano a premere ed è il bomber Retegui a cercare di sbloccare la contesa: para Avram. Poi, il gol, che arriva dopo una respinta a centro area e il bel gesto tecnico del “Raspa”, che da queste parti è di casa, essendo nato a Bologna e cresciuto al Sassuolo.

Il gol dovrebbe mettere in discesa la partita, ma non è così: prima dell’intervallo la Moldova ci prova prima con Reabciuk (bravo Donnarumma) e poi, sulla respinta, con Ionita che manda fuori di un niente. Quindi, è Dumbravanu a tentare fortuna dagli sviluppi di un corner, Di Marco salva proprio sulla linea. L’Italia ha bisogno di vivacità ed è per questo che Spalletti fa entrare Orsolini e Barella. Il cambio dà i propri frutti perché lo stesso Orsolini sguscia sulla destra e serve, col contributo involontario di Frattesi, Cambiaso, bravo a fare 2-0.

Dalle tribune del Mapei riecco allora il famoso coro “popopo” che rimanda a Germania 2006. Da questo momento è quasi tutto in scioltezza: ci provano prima Frattesi e poi Tonali, poi anche Lucca. Ranieri si fa male ed esce, ma non c’è più tempo. Per l’Italia, invece, il tempo per andare ai Mondiali c’è, ma servirà molto di più. l