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Maxi colpo negli uffici di "Creazioni artigianali Dava”, vincitore di “Cake Star”: la banda fugge con la cassaforte

Ambra Prati
Maxi colpo negli uffici di "Creazioni artigianali Dava”, vincitore di “Cake Star”: la banda fugge con la cassaforte

Il furto avvenuto nella sede di Pieve Modolena. Il proprietario Damiano Dava: «I ladri erano ben informati. Hanno rubato di tutto: i documenti, la contabilità, i blocchetti degli assegni, bancomat e carte di credito aziendali, nonché l’incasso in contanti del week end»

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Reggio Emilia Un maxi colpo dal bottino ingente, una cassaforte agganciata al pavimento con bulloni portata via di peso, un’azione durata un’ora e un particolare inquietante: la porta d’ingresso, dalla quale sono penetrati i ladri, non presentava segni di effrazione. Sono gli ingredienti del furto avvenuto nella notte di domenica scorsa nella sede di "Creazioni artigianali Dava Srl" di Pieve Modolena, a fianco del negozio al numero civico 12, nel laboratorio di pasticceria con uffici annessi che è il quartier generale della società: rifornisce i tre negozi di via Emilia Santo Stefano 35/A (che nel 2021 ha vinto la puntata del programma “Cake Star” la sfida tra le pasticcerie), in centro città, di via Rosmini 85 a Rivalta, di via Zambonini, oltre a bar e ristoranti di mezza città e al servizio catering.

A raccontare l’accaduto è il titolare Damiano Dava. «Una banda di professionisti ha agito nell’unica ora in cui il laboratorio è chiuso, cioè dalle 23 a mezzanotte; per il resto i 16 pasticceri lavorano a ciclo continuo - spiega Damiano -. I malviventi sono entrati dalla porta principale, senza forzarla: è strano, del resto qui c’è un via e vai di clienti e corrieri. Da lì forzando una porta interna, i ladri sono passati negli uffici, dove si trovava la cassaforte come quelle da banca: un metro e dieci di altezza, dal peso di oltre due quintali. Non so come abbiamo fatto a sbullonarla e a sollevarla i malviventi, che dovevano essere almeno quattro». Il forziere è stato caricato su un furgone Ford Transit di colore rosso. «Un vecchio modello, che noi usiamo per il catering: hanno perfino spostato un furgone più recente, parcheggiato davanti, per prendere quello».

Aprendo il cancello, la banda si è poi involata sul furgone per aprire il forziere altrove. «Nella cassaforte c’era tutto, tutto ciò che serve a una ditta con un totale di 46 dipendenti: i documenti, la contabilità, i blocchetti degli assegni, bancomat e carte di credito aziendali, nonché l’incasso in contanti del week end». Ad accorgersi dell’accaduto sono state, il mattino seguente, le impiegate, visto che il laboratorio e gli uffici sono separati. «Anche questo è stato accuratamente calcolato: i ladri erano ben informati, non hanno lasciato nulla al caso», prosegue il titolare, che ha subito sporto denuncia in questura. «La polizia ha fatto un sopralluogo con la Scientifica: secondo gli inquirenti ci sono buone probabilità di risalire ai responsabili poiché hanno trovato delle impronte su scrivanie e maniglie. Acquisite le telecamere delle aziende intorno a noi. Spero davvero che trovino i responsabili: dal 2018 ad oggi, in sette anni, questo è il sesto furto. Ora ho paura che si ripetano continui assalti come questo». © RIPRODUZIONE RISERVATA