Da Profiltubi lettere di richiamo ai lavoratori che scioperano, la Fiom: «Atto antisindacale, reagiremo»
Reggiolo: hanno scioperato per il contratto nazionale. Il sindacato accusa: «Torniamo agli anni Cinquanta»
Reggiolo Contestazioni disciplinari ai lavoratori che hanno scioperato. È la denuncia della Fiom nei confronti della Profiltubi di Reggiolo, dove più iscritti hanno ricevuto una contestazione. «È inaccettabile e reagiremo con ogni mezzo», afferma Emiliano Borciani della Fiom, che insieme a Fim Uilm ha organizzato una manifestazione a Bologna per il contratto collettivo nazionale, «una risposta a chi vuole portare le lancette della storia indietro 70 anni», rimarca la Fiom. L’azienda ha “comandato” nei giorni scorsi un pacchetto di ore di straordinario appendendo in bacheca i nomi delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti dal lavoro straordinario. «È diritto di ogni azienda metalmeccanica comandare lo straordinario, lo prevede il contratto collettivo nazionale, ma è anche diritto dei lavoratori e delle rappresentanze sindacali scioperare in occasione dello straordinario comandato – spiega Borciani – e chi ha scioperato ha semplicemente aderito al blocco dello straordinario indetto da Fim, Fiom Uilm nazionali e vigente dal 15 novembre 2024 a causa della scelta di Federmeccanica di non fare la trattativa sul contratto. Quella dell’azienda, che sta premendo sui lavoratori, è un’azione antisindacale».
Nei giorni successivi allo sciopero l’azienda ha inviato raccomandate a chi ha scioperato contestando che «nonostante in bacheca aziendale fosse indicato il nominativo tra i comandati in regime di straordinario per la settimana dal 26 al 31 maggio lei ha deciso deliberatamente di non presentarsi al lavoro senza giustificazione alcuna». «Quello della Profiltubi non è solo una violazione della legge, è un atto di intimidazione nei confronti dei lavoratori, della libertà costituzionale di organizzarsi collettivamente nel sindacato, di lottare per i propri diritti. – continua Borciani –. I lavoratori della Profiltubi lottano da mesi per il contratto collettivo nazionale, come migliaia di colleghi in tutta Italia, e invece che trovare una risposta di apertura, si trovano di fronte la barbarie culturale con un’idea da caserma della fabbrica». Per le tute blu della Cgil in questa provincia «si stanno riscoprendo metodi anni Cinquanta per contrastare gli strumenti di partecipazione democratica delle lavoratrici e dei lavoratori, per questo nei prossimi giorni invieremo ai manager della Profiltubi una copia della Costituzione, dello Statuto dei Lavoratori e del contratto collettivo nazionale, perché leggere fa bene allo spirito e alla democrazia, poi non esiteremo a valutare iniziative legali per difendere la libertà sindacale» aggiunge la Fiom .
La Profiltubi opera nel settore siderurgico da 50 anni ed è specializzata nella produzione di tubi in acciaio al carbonio elettrosaldato, ha 110 addetti nello stabilimento di Reggiolo, fa parte del Gruppo Eusider della famiglia Anghileri, e applica il contratto nazionale dell’industria metalmeccanica firmato da Federmeccanica. Il sito di Eusider Group parla di «visione lungimirante e proiettata verso un futuro più sostenibile». «La sedicente visione lungimirante del gruppo è contraddetta dai fatti», continua la Fiom , che si rivolge a Unindustria chiedendo: «Cosa dicono i rappresentanti degli industriali locali di fronte a un comportamento del genere? È questa l’idea di relazioni sindacali che si vuole avere in questa provincia?». l © RIPRODUZIONE RISERVATA