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Piazza Fontanesi, il prefetto: «Massima attenzione sul disagio giovanile». Cosa rischiano gli autori degli scoppi? Il questore parla di sanzioni amministrative

Ambra Prati
Piazza Fontanesi, il prefetto: «Massima attenzione sul disagio giovanile». Cosa rischiano gli autori degli scoppi? Il questore parla di sanzioni amministrative

Reggio Emilia: a breve un Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica dove si dovrà parlare anche della zona rossa in scadenza

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Reggio Emilia «Quello che è accaduto in piazza Fontanesi non va sottovalutato: ci sono stati altri episodi segnalati nei giorni scorsi, questo però è stato pesante. Non bisogna sottovalutare. È previsto a breve un Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, tra l’altro dobbiamo valutare anche la scadenza della zona rossa: inseriremo anche questo tema. In piazza Fontanesi lì ci sono tanti esercizi pubblici, dobbiamo mettere in campo qualche accorgimento in più».

 

A commentare l’episodio di venerdì sera è il prefetto di Reggio Emilia Maria Rita Cocciufa, che ha promesso di correre ai ripari. Sulla riconferma della zona rossa il prefetto non si sbilancia. «Non faccio previsioni: finora a mio avviso ha dato buoni risultati, certo nell’ultimo periodo in zona stazione si sono registrati tanti interventi». Tornando invece all’azione dei maranza, secondo Cocciufa «il fenomeno del disagio giovanile esiste. Questi gruppi di giovani intemperanti continuano ad essere protagonisti di fatti imprevisti. Preciso che in piazza Fontanesi c’erano ragazzini non solo stranieri ma anche italiani. E, vista l’età dei giovani in disagio, ci sono tanti progetti in corso ma si può solo prevenire: sappiamo che purtroppo i minori, se vengono perseguiti penalmente, se la cavano con poco e il giorno dopo sono di nuovo in giro».

 


 

Cocciufa è dell’avviso che «l’episodio ci deve fare ragionare sull’esigenza di mettere in campo qualche misura in più. Lo valuteremo insieme alle forze dell’ordine e al Comune. La questura sta intensificando i servizi: c’è un’allerta e un’attenzione per prevenire e affrontare queste azioni». Alla domanda cosa si può consigliare agli esercenti esasperati, Cocciufa non tentenna: «Chiamate subito le forze dell’ordine. Segnalate immediatamente. Diamo messaggi positivi: se c’è qualcosa che funziona a Reggio è la tempestività degli interventi. Poi si vedrà se potenziare esercizi specifici; non lo posso dichiarare ora, bisogna dosare le forze dell’ordine perché tra concerti ed eventi estivi la città ha numerose esigenze».

«Per il futuro incrementeremo la nostra attività di carattere preventivo del piano movida, con servizi specifici soprattutto nel fine settimana», assicura il questore Giuseppe Maggese. «Venerdì sera la zona era dei carabinieri, siamo intervenuti anche noi e la polizia locale: non ci sono state conseguenze né ferite, ma siamo d’accordo che se si scatena il panico non fa per niente bene allo spirito della città».

A colpire l’immaginario dei reggiani è stato il fatto che piazza Fontanesi, ritenuto il salotto buono e il baluardo della reggianità tranquilla, sia stata “invasa” dai malintenzionati. «Guardi preferisco rimanere fuori da queste logiche di controllo del territorio – prosegue Maggese – A me non interessano chi sono e da dove vengono i responsabili: il punto è che tutti devono osservare un comportamento corretto, chi si atteggia in modo non conforme dovrà essere chiamato a risponderne. Valuteremo le condotte per eventuali sanzioni».

Multe per chi scoppia fuochi d’artificio? «Mi risulta fossero solo girandole e petardi, non fuochi d’artificio che sono proibiti. Credo che le condotte siano passibili di sanzioni amministrative. Prima però dovremo verificare il numero dei presenti, identificarli e ricostruire l’esatta dinamica: l’indagine partirà dalle telecamere». © RIPRODUZIONE RISERVATA