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Ferie 2025, più brevi e in Italia. Ecco quanto è disposta a spendere una famiglia

Ferie 2025, più brevi e in Italia. Ecco quanto è disposta a spendere una famiglia

L'indagine del Centro Studi del Touring Club: il 93% degli italiani non rinuncerà a partire

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Come saranno le vacanze degli italiani nell’estate che sta per iniziare? L'indagine del Centro Studi del Touring Club Italiano sui programmi di viaggio della community Tci prova a scattare una fotografia di come viaggeranno gli italiani in questa estate 2025. Si conferma il forte desiderio di viaggiare: il 75% afferma che farà «sicuramente» un viaggio (in lieve contrazione rispetto al 2024 e al 2023) mentre un altro 18% lo farà «probabilmente». Insomma siamo al 93%. Chi ha già scelto di restare “certamente” a casa è una quota molto bassa (2%) mentre il 5% ha risposto “probabilmente no”. Nel complesso il 93% ha un atteggiamento positivo nei confronti dell’estate.

Viva l’Italia
Il Bel Paese è da sempre la meta preferita delle vacanze estive dei nostri connazionali. Se solitamente il rapporto Italia-estero espresso dalla community Touring è stato di circa 60-40 in modo pressoché costante fino al 2019, nell’estate 2025 il 65% sceglierà una destinazione domestica mentre chi andrà all’estero (35%) opterà soprattutto per i viaggi in Europa (28%). Circa il 7% si muoverà invece verso mete di lungo raggio, dove emerge un calo di preferenze per gli Usa. Guardando all’Italia, la regione preferita per le vacanze estive sarà il Trentino-Alto Adige, seguita da Sardegna, Puglia e Toscana che, rispetto al 2024, supera la Campania. Per quanto riguarda l’estero, i Paesi di destinazione più scelti saranno Francia, Grecia, Spagna e Germania. Se il mare resta fondamentale in estate (44%, stabile sul 2024 ma comunque al di sopra del dato 2019), la montagna (19%) torna a superare nel 2025 le città d’arte (17%), forse coda lunga dell’effetto pandemia o conseguenza dei cambiamenti climatici che spingono verso destinazioni che possono offrire ai turisti maggior refrigerio. Cresce sul 2024 il turismo rurale e dei borghi (9%) che è per il sesto anno consecutivo superiore al dato 2019. Le partenze si concentreranno quest’anno a luglio (31%) anche se agosto segue a ruota (29%): si tratta di un andamento che si sta consolidando e che restituisce una più omogenea distribuzione delle partenze nei mesi estivi centrali – con un sostanziale equilibrio tra luglio e agosto – e un incremento, rispetto al 2019, delle partenze a giugno (19% contro 14%) e a settembre (16% contro 14%). Dai dati relativi all’estate 2025 la maggior parte della community Touring andrà in vacanza con il nucleo familiare (71%), mentre il 20% con amici o parenti. Si consolida la crescita, per il terzo anno consecutivo, di chi parte da solo (9%) anche rispetto al 2019 (6%). Il 26% dei rispondenti dichiara di avere un animale domestico: solo il 31%, in lieve aumento rispetto al 2024, però lo porterà con sé in vacanza mentre la maggioranza (69%) lo lascerà a casa. L’auto resta fondamentale (49%, non ancora scesa ai livelli del 2019) e l’aereo si ferma al 28% (rispetto al 33% del 2019). Lieve contrazione, che si conferma per il terzo anno di seguito, per il camper (7%) rispetto al 2019 e al triennio 2020-2022.
 

Quanto costa?
Secondo l’European Summer Vacation Confidence Index di Allianz Partners, la spesa media per nucleo familiare prevista in Italia è di 1.950 euro (contro 2.217 in Europa) rispetto ai 1.674 dello scorso anno, con un aumento del 16%, in linea con la crescita europea (+12%). Guardando agli altri Paesi europei, l’indagine ha rilevato che, rispetto all’estate 2024, molti viaggiatori in Germania (2.177 euro nel 2025 contro 2.157 euro nel 2024), Spagna (1.056 euro contro 1.019 euro) e Paesi Bassi (2.364 euro contro 2.291 euro) intendono mantenere livelli di spesa simili, mentre nel Regno Unito ( 2.747 euro contro 2.322 euro) e in Svizzera si prevede un aumento significativo della spesa. Sebbene il costo resti la principale preoccupazione, le questioni ambientali e geopolitiche vengono considerate sempre più spesso nella pianificazione dei viaggi. Più della metà dei viaggiatori (62% contro il 53% tra gli europei, con un +2 punti rispetto al 2024) è ora preoccupata degli eventi meteo estremi, come ondate di calore, alluvioni e incendi. Inoltre, il 66% (+4 punti rispetto al 2024) dichiara di tenere conto dei rischi ambientali nella scelta. I viaggiatori europei danno sempre più priorità a vacanze autentiche, basate sull’esperienza. Le preoccupazioni legate al sovraffollamento sono in aumento: il 21% (24% in Europa) di coloro che non prevedono di viaggiare tra giugno e settembre cita l’overtourism come motivo principale, e molti scelgono mete meno battute e più attente all'ambiente.

Casa o albergo
Per quanto riguarda le strutture ricettive, le preferenze per hotel e villaggi (46%) sono in ulteriore lieve decremento dal 2023 a oggi e rispetto alla situazione del 2019, mentre quelle per gli appartamenti in affitto (24%) crescono sia rispetto al 2024 sia rispetto al 2023 attestandosi al di sopra del 2019 (21%). Tengono le seconde case (9%) mentre è in lieve diminuzione il campeggio (7%) a vantaggio dell’ospitalità di parenti e amici (5%), che è invece in crescita. La stragrande maggioranza dei rispondenti dedicherà tempo ad attività open air come escursionismo, visite naturalistiche, itinerari in bicicletta anche durante le vacanze tradizionali (78% contro l’80% del 2024), una quota tuttora non trascurabile continuerà a fare turismo di prossimità (31% contro il 30% sul 2024) e aumenterà ancora l’interesse per un turismo lento (49% rispetto al 44% del 2024 e al 36% del 2023). © RIPRODUZIONE RISERVATA