Maltempo, il “downburst” che ha spazzato la provincia di Reggio: cos’è e come si forma
Dalle 14 di ieri, lunedì 16 giugno, due ore di pioggia intensa e raffiche di vento. Decine di interventi per alberi abbattuti e allagamenti
Reggio Emilia Una nuova ondata di maltempo si è abbattuta ieri, lunedì 16 giugno, sulla nostra provincia, seminando danni e paura a non più di 42 ore dal primo violento nubifragio di sabato sera. Sono state due ore ininterrotte di pioggia intensa e forte vento, dalle 14 circa del pomeriggio, fino a poco dopo le 17, quando a Reggio città raggi di sole hanno iniziato a farsi largo tra nubi ancora scure. Decine e decine sono state le richieste di intervento per situazioni critiche con alberi abbattuti dal forte vento e, spesso, finiti su cavi della linea elettrica, con conseguenti black out, allagamenti di strade e aree private.
Anche la circolazione dei treni ha subito pesanti ritardi sulla linea Bologna-Piacenza, tra Reggio Emilia e San Ilario. Le condizioni meteo, che dal carattere di eccezionalità stanno via via diventando sempre di più la norma, hanno favorito persino il formarsi di una tromba d’aria. La porzione di territorio reggiano più colpita è quella delle pedecollina, che comprende il distretto ceramico, in particolare Rubiera, Scandiano e Casalgrande, fino alla Val d’Enza: Canossa, Bibbiano, Sant’Ilario e Gattatico le zone dove si sono registrate le situazioni più preoccupanti. Ma criticità non sono mancate anche a Reggio. Non se la sono cavata meglio le province vicine, Parma e Modena, in particolare tra Sassuolo, Formigine e Fiorano Modenese.
La perturbazione ha spazzato il territorio emiliano da ovest a est, arrivando poi a minacciare danni in Romagna, nel ravennate. Tutto questo mentre nel Reggiano si chiudevano gli ultimi interventi dovuti al maltempo di sabato sera. Quest’ultimo nubifragio ha colto, invece, in pieno giorno provocando forse meno danni ma di certo non meno disagi. Per fortuna nessuno è rimasto ferito. Gli interventi effettuati dai vigili del fuoco, costretti ancora una volta a un surplus di lavoro, alle 17 ammontavano a una 50ina per rimozione alberi dalle sedi stradali e ancora una decina ne restavano da effettuare nelle zone pedecollinari e in città. A provocare questo secondo disastro sarebbe stato un downburst. «È un fenomeno meteorologico violento - spiega Meteo Reggio - e localizzato, che consiste in una forte corrente discendente di aria fredda proveniente da un temporale. Una volta che questa corrente raggiunge il suolo, si espande radialmente in tutte le direzioni, generando raffiche di vento improvvise e molto intense». © RIPRODUZIONE RISERVATA