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Caso Max Mara, il vice ministro Bellucci: «Clima di sfiducia tra parte datoriale e lavoratori»

Caso Max Mara, il vice ministro Bellucci: «Clima di sfiducia tra parte datoriale e lavoratori»

Reggio Emilia: governo e Ispettorato del lavoro di Modena e Reggio Emilia confermano le criticità all'interno di Manifattura San Maurizio

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Reggio Emilia Governo e Ispettorato del lavoro di Modena e Reggio Emilia confermano le criticità all'interno di Manifattura San Maurizio, azienda del Gruppo Max Mara con 220 operaie, che a maggio hanno scioperato contro condizioni di lavoro giudicate inumane e degradanti. «A seguito di interlocuzioni con l'Ispettorato nazionale del lavoro, è emerso che sono pervenute negli ultimi mesi alcune segnalazioni che hanno posto l'attenzione su situazioni problematiche all'interno del contesto aziendale, in particolare riguardo al trattamento delle lavoratrici e alla gestione di specifici casi individuali», ha detto martedì il viceministro del Lavoro Maria Teresa Bellucci, rispondendo in commissione alla Camera al deputato Aboubakar Soumahoro (gruppo Misto) che aveva presentato sulla vicenda un'interrogazione parlamentare.
 



Sulla stessa linea l'Ispettorato, stando a quanto riferito da Bellucci, «segnala che nei confronti della medesima azienda risultano ulteriori procedimenti relativi all'irrogazione di sanzioni disciplinari conservative, alcune delle quali sono state oggetto di esame da parte del Collegio di conciliazione e arbitrato ex articolo 7 dello Statuto dei lavoratori».

Per l'esponente del Governo dunque, «il quadro che si presenta, al di là dei singoli episodi e casi denunciati dai rappresentanti dei lavoratori e posti all'attenzione dei competenti organi di vigilanza, è sintomatico di un clima di sfiducia presente nel fisiologico confronto tra parte datoriale e categoria dei lavoratori che necessita senza ombra di dubbio di un intervento correttivo attraverso la promozione di appositi momenti concertativi finalizzati a salvaguardare il complesso delle attività che l'azienda assicura nel territorio, quale bene comune per tutte le categorie e attori presenti nel tessuto socio-economico, per un rinnovato clima di coesione sociale».

 

Pertanto il ministero del Lavoro e delle politiche sociali «assicura la massima attenzione, sulla base non solo di tutte le segnalazioni pervenute, ma anche di un attento monitoraggio sugli sviluppi delle dinamiche del confronto tra le parti e conferma, nell'ambito della propria missione istituzionale, l'adozione di tutte le iniziative più consone, nel rispetto delle procedure previste dall'ordinamento». Questo, sottolinea infine Bellucci, »nella consapevolezza che solo il pieno rispetto dei diritti fondamentali dei lavoratori può garantire un ambiente di lavoro sano, equo e sostenibile».

Per Soumahoro l'urgenza di promuovere il rispetto per la dignità dei lavoratori, deve essere in questo caso «ancora più sentita e perseguita trattandosi peraltro di un'azienda che nell'immaginario collettivo rappresenta uno dei punti di riferimento del made in Italy». Secondo il deputato, inoltre, il Governo non deve limitarsi ad accompagnare le attività che vengono portate avanti dagli ispettorati, ma »spingersi a coordinare le attività necessarie a garantire la massima tutela dei lavoratori».