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Il caso

Nipote accusa il nonno di abusi: 70enne a processo

Ambra Prati
Nipote accusa il nonno di abusi: 70enne a processo

Reggio Emilia: sotto accusa per due episodi quando la bambina aveva 11 anni. Lui nega tutto

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Reggio Emilia Attenzioni particolari morbose, palpeggiamenti e baci che non rientrerebbero in normali manifestazioni d’affetto familiare. Un’accusa infamante quella che la nipote, all’epoca dei fatti di 11 anni, ha lanciato contro il nonno paterno 70enne, ora a processo per il pesantissimo reato di violenza sessuale aggravata (due le aggravanti, il legame di consanguineità e l’aver commesso il fatto su una minore di 14 anni). Ieri in tribunale a Reggio Emilia, davanti al collegiale presieduto dal giudice Cristina Beretti (a laterale Francesco Panchieri e Silvia Semprini) si è aperto il dibattimento sul delicato caso, che ha visto sfilare i primi testimoni dell’accusa rappresentata dal pm Maria Rita Pantani: la madre, un’amica di quest’ultima e la psicologa dello Sportello psicologico della scuola che ha fatto emergere i presunti abusi.

Due gli episodi contestati all’imputato, residente in città, che avrebbe approfittato dell’immaturità della nipote nelle occasioni quotidiane in cui, in supporto al padre, si prestava ad andare a prendere la nipote a scuola o la ospitava in casa sua all’ora di pranzo. Il primo episodio sarebbe avvenuto nel 2020 quando il nonno, secondo il capo d’imputazione, dopo aver condotta la ragazzina in camera da letto l’avrebbe costretta a subire un palpeggiamento alle parti intime. In un’altra occasione, mentre erano fermi in auto nel parcheggio di un noto centro commerciale, l’adulto le avrebbe messo una mano sulla coscia e l’avrebbe baciata in bocca. Il condizionale è d’obbligo poiché, anche se la minore in sede di incidente probatorio è stata ritenuta attendibile, in quel periodo la ragazzina aveva mostrato segni di sofferenza per altri motivi e perciò veniva seguita dallo Sportello psicologico della scuola.

Da notare che l’accaduto è emerso tempo dopo, in terza media, quando la minore si è confidata con la psicologa dello Sportello. La professionista ha segnalato la situazione allarmante e ha convocato i genitori che, increduli e sotto choc, hanno sporto denuncia, si può facilmente immaginare con quanto doloroso travaglio. L’imputato, difeso dall’avvocato Vainer Burani, nega ogni addebito.  © RIPRODUZIONE RISERVATA