Gazzetta di Reggio

Reggio

Dalla guerra

Parma, mamma e figlio di 18 mesi lasciano l’Iran: il ritorno dopo giorni di angoscia

Parma, mamma e figlio di 18 mesi lasciano l’Iran: il ritorno dopo giorni di angoscia

L’annuncio del sindaco Michele Guerra. Lanciare l’appello alla Farnesina era stato il padre del piccolo e compagno della donna, il dottor Salvatore Politi dell’ospedale Maggiore di Parma

2 MINUTI DI LETTURA





Parma Dopo giorni di angoscia e attesa, è finalmente arrivata la notizia tanto sperata: una mamma e il suo bambino parmigiano di 18 mesi sono riusciti a lasciare l’Iran e si trovano ora in viaggio verso l’Italia. Lo ha annunciato con sollievo il sindaco di Parma, Michele Guerra, attraverso una storia su Instagram: «Un bambino parmigiano di 18 mesi ha finalmente passato il confine iraniano con la sua mamma ed è al sicuro».


Il viaggio della speranza era cominciato poche settimane fa, quando madre e figlio erano partiti per conoscere i nonni in Iran. Ma subito dopo il loro arrivo è scoppiato un nuovo e violento conflitto, che ha reso estremamente complicato ogni tentativo di lasciare il Paese. A lanciare un appello accorato nei giorni scorsi era stato Salvatore Politi, medico dell’Ospedale di Parma, nonché padre e marito dei due italiani bloccati. Si era rivolto direttamente alla Farnesina, chiedendo aiuto per riportare a casa i suoi cari.

L’intervento non si è fatto attendere: Ministero degli Esteri, Ambasciata italiana a Teheran e Unità di Crisi hanno avviato un’operazione diplomatica e logistica delicata, culminata in un lungo viaggio via terra fino al confine con l’Azerbaigian. Da lì, madre e figlio hanno raggiunto la capitale Baku, dove si imbarcheranno su un volo diretto in Italia.


«Siamo stati sempre in contatto con loro, che ci hanno puntualmente aggiornati sugli sviluppi», ha spiegato il sindaco Guerra. «Ringrazio le istituzioni per la professionalità e la rapidità con cui hanno risolto questa situazione. Ho evitato dichiarazioni pubbliche finché l’operazione non fosse conclusa: uscire da un Paese in guerra è qualcosa di estremamente delicato, che non ha bisogno di clamori mediatici». Nel messaggio social, il sindaco ha voluto rivolgere un augurio alla famiglia parmigiana: «Al bimbo, alla sua mamma e al suo papà auguro un’estate finalmente serena. Ieri, parlando al telefono col padre, mi sono reso conto ancora una volta di quanto queste guerre, che ci appaiono lontane, siano invece così vicine. Li aspetto presto in Municipio per un saluto e un abbraccio». L’abbraccio di una città che, in queste ore, si stringe attorno a una famiglia che ha ritrovato la strada di casa.