Gazzetta di Reggio

Reggio

Scuola

Tempo pieno: solo il 47,7% degli alunni di Reggio Emilia lo frequenta, contro l’87,9% di Modena e il 64,6% di Parma

Mattia Amaduzzi
Tempo pieno: solo il 47,7% degli alunni di Reggio Emilia lo frequenta, contro l’87,9% di Modena e il 64,6% di Parma

Scuola: molte famiglie non riescono ad accedere a questo modello educativo. Mozione della consigliera del Pd Cinzia Ruozzi in consiglio comunale

2 MINUTI DI LETTURA





Reggio Emilia Negli ultimi anni, la domanda di tempo pieno nelle scuole primarie è cresciuta notevolmente, spinta da trasformazioni profonde nei modelli familiari e dalle crescenti difficoltà nel conciliare tempi di vita e lavoro. L’allungamento dell’età pensionabile dei nonni e l’aumento dell’occupazione femminile hanno ulteriormente acuito l’esigenza di una scuola capace di offrire un servizio educativo esteso e di qualità. A Reggio Emilia, nonostante l’impegno del Comune nel rafforzare i servizi di pre e post scuola, il modello a tempo normale mostra i suoi limiti, mentre la richiesta di tempo pieno supera di gran lunga l’offerta disponibile. In risposta a questo squilibrio, il Comune e l’ufficio scolastico provinciale hanno avviato una riflessione su come impiegare i docenti in esubero, a causa del calo demografico, per aumentare i posti a tempo pieno nei plessi che già adottano l’orario a 40 ore.

I dati comparativi con città come Modena e Parma mostrano chiaramente che Reggio Emilia è in ritardo: solo il 47,7% degli alunni iscritti frequenta il tempo pieno, contro l’87,9% di Modena e il 64,6% di Parma. Eppure, nella sola provincia reggiana, il numero di alunni a tempo pieno è passato da 30,6% nel 2012 a quasi il 44% nel 2025, segno di una crescita costante della domanda. Nonostante ciò, molte famiglie non riescono ad accedere a questo modello educativo, o rinunciano a fare richiesta, consapevoli della scarsità dell’offerta. È quindi fondamentale garantire la presenza di classi a tempo pieno in ogni istituto comprensivo e superare la “cristallizzazione” del numero delle classi ferma al 2009. Dunque Cinzia Ruozzi – insieme ad altri consiglieri del Pd – presenterà domani al consiglio comunale una mozione in cui chiede al sindaco e alla giunta «di attivarsi presso la Regione affinché venga sottoscritto un patto di collaborazione tra le province della regione e sia superata la condizione di cristallizzazione della nostra provincia ferma al 2009 per quanto riguarda il numero delle classi a tempo pieno, attuando un riequilibrio tra le province, che per effetto della maggior percentuale di corsi a tempo pieno attuati nel 2009 e da allora rimasti attivi, hanno ottenuto più risorse e quelle che ne hanno ottenute molte di meno», si legge nella nota. l © RIPRODUZIONE RISERVATA