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Il grande caldo

Caldo: l’anticiclone Pluto infuoca l’Italia. Ecco come si corre ai ripari sui lavori a rischio

Alessia Della Riva
Caldo: l’anticiclone Pluto infuoca l’Italia. Ecco come si corre ai ripari sui lavori a rischio

Attesa per l’ordinanza della Regione Emilia Romagna che impone limiti in determinate fasce orarie

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Bologna È arrivato il grande caldo. L’anticiclone africano Pluto, esteso tra il Nord Africa e l’Europa centrale, assicura per i prossimi dieci giorni condizioni di tempo stabile e temperature superiori alla media climatologica. Questa settimana si prevede addirittura che le temperature raggiungano punte vicino ai 40°C in diverse zone del Paese, con picchi di rilievo in Sardegna e nella Val Padana, in particolare tra le province emiliane.

Le previsioni
A Bologna domani si prevede un picco di 37 gradi percepiti che, nei comuni limitrofi, potrebbe arrivare a 39 gradi. Scatta così l’allarme per la sicurezza della salute e della vita delle fasce più fragili della popolazione, come anziani e bambini, ma anche per i lavoratori dei settori maggiormente esposti ai rischi derivanti dall’esposizione prolungata al sole nelle ore più roventi. Le prime ordinanze che vietano il lavoro all’aperto nelle fasce orarie più critiche sono state emesse all’inizio di giugno da Lazio e Calabria seguite dall’Umbria a metà mese.

Il precedente
Lo scorso anno, con l’Ordinanza n. 101/2024, la Regione Emilia-Romagna vietò dal 29 luglio al 31 agosto 2024 in tutto il territorio il lavoro nei settori agricolo e florovivaistico e nei cantieri edili ed affini, dalle 12.30 alle 16.00 in condizioni di esposizione prolungata al sole, nei giorni e nelle aree segnalate ad “alto” livello di rischio dal progetto di ricerca Worklimate. Dopo il confronto dello scorso 18 giugno avvenuto presso l’assessorato regionale al Lavoro tra le organizzazioni sindacali, confederali e di categoria, le associazioni datoriali e l’assessore regionale Giovanni Paglia, la nuova ordinanza regionale è attesa per la prossima settimana, con ampio anticipo rispetto allo scorso anno. Inoltre, consultando le mappe disponibili sul sito del progetto Worklimate si può notare come in molte Regioni, tra cui anche l’Emilia-Romagna, le zone dove è previsto il superamento dei 35°C si espanderanno in modo considerevole nei prossimi giorni evidenziando la necessità di attuare tempestivamente dei provvedimenti per la tutela della salute e della vita dei lavoratori. Tuttavia la consapevolezza ormai condivisa che le attuali condizioni climatiche non rientrino più in un contesto emergenziale, impone una riflessione sul fatto che le ordinanze regionali attualmente rappresentano uno strumento che supplisce alla mancanza di un protocollo di intervento a livello strutturale nel nostro Paese.  © RIPRODUZIONE RISERVATA