I numeri della Guardia di finanza: scoperti 120 milioni di euro sottratti allo stato, 95 milioni di evasione totale, due miliardi di fatture false
Reggio Emilia: la festa delle Fiamme gialle in Sala del Tricolore. In un anno 900 accertamenti antimafia
Reggio Emilia È stato celebrato nella suggestiva cornice della Sala del Tricolore, all'interno del municipio di Reggio Emilia, il 251° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza. Un appuntamento istituzionale che, come ogni anno, è stato anche occasione per fare il punto sull’attività svolta dal Corpo, in particolare nel territorio reggiano. A tracciare il bilancio dell’ultimo anno e oltre – precisamente dal 1° gennaio 2024 al 31 maggio 2025 – è stato il comandante provinciale, colonnello Ivan Bixio, che ha evidenziato i principali risultati ottenuti nel contrasto all’evasione fiscale, ai reati economici e alla criminalità organizzata.
«Per ciò che concerne più in particolare il territorio reggiano ed i dati più significativi – ha affermato Bixio – la lotta all’evasione fiscale, nelle sue forme più perniciose, e quella della criminalità economica rappresentano, tra gli altri, gli elementi più importanti del bilancio».
Numeri alla mano, l’attività della Guardia di Finanza reggiana ha portato alla scoperta di oltre 120 milioni di euro di base imponibile sottratta alle imposte dirette. «Si traducono in 95 milioni di euro di evasione, comprensivi di circa 20 milioni di IVA – ha precisato il colonnello – con 487 denunce per reati fiscali, tra cui 38 evasori totali, e 16 persone tratte in arresto». Per questi reati, l’Autorità Giudiziaria ha emesso decreti di sequestro per circa 90 milioni di euro, di cui 25 milioni già effettivamente sequestrati.
Un altro dato rilevante riguarda le fatture false, per un ammontare complessivo di quasi 2 miliardi di euro, emesse e utilizzate per finalità illecite: «E’ bene comunque ricordare – ha sottolineato Bixio – che questi fenomeni hanno sì un collegamento territoriale, ma non sempre nell’interezza sono concentrati nello stesso territorio». Sul fronte della spesa pubblica, sono state condotte 178 indagini, con la denuncia di 94 soggetti e la segnalazione alla Corte dei Conti di 36 responsabili.
Due inchieste sono state condotte con la Procura Europea, portando alla denuncia di 135 persone. Anche il settore degli appalti è stato sotto la lente delle Fiamme Gialle: monitorate procedure per un valore complessivo di 600 milioni di euro. In merito ai reati contro la pubblica amministrazione, «si è proceduto all’arresto di due persone e alla denuncia di 38, tra cui 25 pubblici ufficiali». Nel contrasto alla criminalità organizzata ed economico-finanziaria, è stato accertato un riciclaggio per circa 600 milioni di euro, con 47 soggetti denunciati, tra cui 7 arrestati. Nell’ambito degli accertamenti antimafia, «circa 900 sono stati gli accertamenti richiesti dall’Autorità Prefettizia, per ricostruire relazioni economiche e compagini societarie». Sul fronte dell’usura ed estorsione, i finanzieri reggiani hanno denunciato 24 soggetti, sequestrando beni per oltre 500 mila euro.
«Questi alcuni numeri dell’attività svolta dai finanzieri reggiani: sono espressivi di azioni di repressione e prevenzione verso l’illecito e le forme più pericolose di crimini economici – ha concluso Bixio – Ci sono però altre attività svolte più difficilmente misurabili: credo che oltre all’efficacia della prevenzione e della repressione, sia sempre utile investire nella cultura dei più giovani, sui principi costituzionali che regolano anche il tema della fiscalità, non sempre percepito nella sua fondamentale utilità e responsabilità da ogni cittadino».