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I consigli della veterinaria

Il caldo un rischio per i nostri cani: cosa c’è da sapere

Olga Pattacini*
Il caldo un rischio per i nostri cani: cosa c’è da sapere

Più a rischio I soggetti che sono più a rischio sono ovviamente i cuccioli, gli animali più anziani, in particolare quelli cardiopatici

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Siamo in estate ed è fondamentale evitare di mettere a rischio la salute o la vita dei nostri animali. In condizioni di ipertermia noi sudiamo e l’evaporazione contribuisce ad abbassare la temperatura corporea, negli animali questa regolazione avviene respirando a bocca aperta e aumentando la salivazione: semplificando molto, diciamo che “sudano” con la bocca e il raffreddamento del sangue circolante nei capillari superficiali che noi facciamo coprendoci di sudore, negli animali avviene inondando la lingua di saliva.

Non è un meccanismo molto efficiente, infatti, quando c’è caldo, tutti gli animali stanno saggiamente fermi nei posti più freschi, guardando perplessi gli umani che girano in bicicletta o corrono sotto al sole. Mai chiusi in auto Ma se noi abbiamo l’idea malsana di portarli in giro oppure li lasciamo in macchina, anche se all’ombra o con i finestrini aperti, l’azione congiunta di elevata temperatura corporea e umidità ambientale può provocare un colpo di calore.

In rete gira il video di una biologa che coraggiosamente si è messa nelle stesse condizioni in cui spesso vengono lasciati i cani in auto, finestrini aperti per qualche centimetro, all’ombra e letteralmente in pochi minuti nell’abitacolo si è raggiunta una temperatura di più di 40 gradi con un’umidità elevatissima. Alla sensazione di estremo disagio dobbiamo aggiungere l’ansia e la paura del cane che non è in grado ovviamente di aprire la portiera e andare via e che aggravano ulteriormente la situazione. In poco tempo la temperatura corporea interna del cane può superare i 42 gradi con danni elevatissimi a tutti gli organi interni e al cervello e il rischio concreto di morte per ipertermia. Più a rischio I soggetti che sono più a rischio sono ovviamente i cuccioli, gli animali più anziani, in particolare quelli cardiopatici e tutti gli animali soggetti con il muso schiacciato, ma nessun cane deve essere messo in queste condizioni, neppure per il tempo di un caffè. l © RIPRODUZIONE RISERVATA