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Cancellata la messa per Bibbiano: lo stop dopo la lettera del vescovo

Serena Arbizzi
Cancellata la messa per Bibbiano: lo stop dopo la lettera del vescovo

Reggio Emilia: si sarebbe dovuta tenere in vista della sentenza del processo sul caso affidi. Don Davide Poletti ha letto una lettera contenente il suo pensiero e in seguito una missiva del vescovo

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Reggio Emilia La messa organizzata all’avvicinarsi della sentenza del processo sui presunti affidi illeciti è stata cancellata. Lo ha comunicato il parroco del Sacro Cuore, dove avrebbe dovuto tenersi la celebrazione ieri alle 18.30 ai fedeli intervenuti. Don Davide Poletti ha letto una lettera contenente il suo pensiero e in seguito una missiva del vescovo Giacomo Morandi. Quest’ultimo era già intervenuto all’indomani della polemica per correggere il tiro. Se, infatti, sul bollettino parrocchiale del Sacro Cuore era apparso l’annuncio relativo alla messa in cui era citato esplicitamente “il processo di Bibbiano che si sta concludendo nel primo grado”, il capo della Diocesi aveva puntualizzato che «il significato di questa celebrazione deve essere l’occasione per invocare, in tutte le vicende giudiziarie prossime e lontane, equilibrio nei giudizi e pacificazione sociale».

Una stoccata non da poco, letta nel linguaggio della Diocesi, da cui si intuiva che qualcosa sarebbe potuto succedere. Don Poletti ha espresso sul sagrato il suo pensiero e quello del vescovo, specificando che la decisione è stata condivisa. E che, nel caso fosse stata celebrata la messa, si sarebbe pregato per tutti. La polemica aveva suscitato divisioni in parrocchia e nel mondo politico.

Nei giorni scorsi, dopo il caso sollevato dallo storico esponente di destra, Marco Eboli, sono intervenuti Giovanni Tarquini (Reggio Civica), consigliere comunale e avvocato di Andrea Carletti, ex sindaco di Bibbiano, e Fabio Filippi (Forza Italia), per sostenere a loro volta come il processo vada tenuto distinto dalla celebrazione religiosa. Il sindaco Marco Massari indica come si sia «creato un polverone eccessivo. Don Poletti ha pensato di dare un significato alla messa di solidarietà». E giudica legittima la scelta del parroco di aver organizzato la messa. Marco Eboli, da parte sua, si dice «soddisfatto non solo perché il vescovo, di fatto, ha risposto al mio appello relativo a questa anomala messa straordinaria che don Poletti voleva tenere per gli imputati, cambiando la motivazione della preghiera. Oggi (ieri per chi legge, ndr) è stato fatto un passo in più: il vescovo ha fatto un passo indietro e insieme a don Poletti, nei fatti, gli ha indicato di annullare la messa».

«Quelli indignati siamo noi – attacca Daniele Caminati, segretario del Pd di Bibbiano –. Non ho ancora sentito una parola di scuse da parte di chi ha messo Bibbiano a soqquadro e alla gogna. Quelli che sarebbero stati i primi ad arrivare e gli ultimi ad andarsene. Questi personaggi hanno portato in giro per il paese santoni, organizzato manifestazioni che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine, con un atteggiamento che metteva alla gogna senza che si sapessero i capi di imputazione. In quel momento non si era indignato nessuno di quelli che dicono che non si dovesse tenere questa messa. Non vorrei poi che si volesse influenzare l’esito del processo alzando il livello della discussione oggi...». l © RIPRODUZIONE RISERVATA