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Lo showcooking

I tortelli di “Triglia” incantano Bagnaia e la moglie Domizia

I tortelli di “Triglia” incantano Bagnaia e la moglie Domizia

La tradizione gastronomica dell’Appennino reggiano prodotta dall’azienda di Cervarezza approda anche in Toscana al Gran Premio d’Italia 2025 del Mugello

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Ventasso La tradizione gastronomica dell’Appennino reggiano continua a schierare ingredienti vincenti tra i piloti di motociclismo e approda anche in Toscana, al Gran Premio d’Italia 2025 del Mugello. Anche quest’anno l’azienda “Alberto Triglia”, con sede a Cervarezza, nel comune di Ventasso, ha tenuto uno showcooking per conto di Eataly, nella Hospitality dell’azienda motociclistica bolognese Ducati, in occasione del nono weekend del Mondiale, svoltosi da venerdì 20 a domenica 22 giugno nell’autodromo internazionale del Mugello. Era già successo lo scorso settembre a Misano, sulla riviera romagnola, quando l’azienda era stata invitata in rappresentanza del nostro Paese per le paste fresche ripiene alla cena di gala sempre all’interno dell’area Hospitality (ospitalità) della Ducati Corse, in occasione del MotoGP 2024. «Sabato sera, al termine della gara Sprint del Gran Premio d’Italia – spiega Giacomo Triglia, figlio del titolare del pastificio Alberto – siamo stati invitati da Eataly, partner ufficiale di Ducati Corse, a tenere una dimostrazione culinaria dal vivo. Abbiamo mostrato come piegare tortelli e cappelletti, mettendo alla prova anche i due campioni del mondo, Marc Marquez e Pecco Bagnaia, che si sono divertiti molto. Poi abbiamo servito agli ospiti tortelli di patate all’olio extra vergine d’oliva toscano con pancetta croccante, uno fra i piatti più tipici della montagna reggiana, però con un condimento innovativo». Per questo tipo di pasta fresca ripiena «farciamo la nostra sfoglia tradizionale emiliana con un ripieno a base di patate cotte a vapore – precisa –, ricotta fresca, formaggio di 24 mesi, prezzemolo e rosmarino. Per una ricetta tradizionale consigliamo di condirli con la nostra salsa ai funghi porcini o il nostro ragù di carne all’emiliana. In quest’occasione, invece, abbiamo preferito aggiungere un pizzico d’innovazione per sorprendere i nostri ospiti». Lo scorso anno, alla cena di gala all’interno dell’area Ducati, era stato proposto un altro piatto locale, anch’esso rivisitato con «un pizzico di creatività». «Avevamo servito i cappelletti, fatti rigorosamente a mano – ricorda Triglia – con una crema di parmigiano reggiano, presentati all’interno di una forma scavata. Erano stati molto apprezzati dai piloti, in particolare dal campione Bagnaia, che anche in quella occasione aveva provato anche a piegarli».

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