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La storia di Osvaldo, la nutria mascotte degli abitanti di Canali: «Viene quando ha fame, gli piacciono le carote e le mele Golden»

Mario Sabia
La storia di Osvaldo, la nutria mascotte degli abitanti di Canali: «Viene quando ha fame, gli piacciono le carote e le mele Golden»

Praticamente ogni giorno, il grosso roditore risale l’alveo del torrente Crostolo e si dirige all’autolavaggio Olimpia, dove le persone della zona «fanno a gara per dargli da mangiare e coccolarlo»

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Reggio Emilia Una grossa nutria, lunga circa un metro (coda compresa) proveniente dall’adiacente alveo del torrente Crostolo, è ormai diventata la mascotte degli abitanti di Canali. Due o tre volte al giorno il roditore si presenta nell’area dell’autolavaggio Olimpia, in via Tassoni 107, per ricevere il cibo e le carezze di tutti i residenti nella zona. La nutria, di sesso maschile, è ormai conosciuta da tutti con il nome di Osvaldo. Il nome lo spiega il gestore dell’autolavaggio, Ivano Incerti, di 64 anni, residente a Rivalta: «Alla nutria abbiamo dato il nome di Osvaldo in omaggio a un amico della montagna reggiana, che aveva un’andatura un po’ scoordinata, come la nutria».

Ma un piccolo giallo si è inserito nella vicenda. Due settimane fa il roditore è mancato all’appuntamento quotidiano all’autolavaggio, tanto che il gestore e i suoi clienti temevano che Osvaldo fosse finito nella padella di qualche affamato. Poi il roditore è riapparso, malfermo sulle zampe: probabilmente era reduce da un infortunio con un altro animale oppure è stato investito da un’auto di passaggio. Continua Ivano Incerti: «Questa nutria viene due o tre volte al giorno nell’area dell’autolavaggio, soprattutto quando ha fame. Gli abitanti della zona fanno a gara per dargli pane, carote e mele, che Osvaldo dimostra di apprezzare».

Le visite di Osvaldo - che anche sabato mattina, 28 giugno, si è presentato puntuale, alle 7 e ancora alle 12.30 - sono iniziate nel 2023, quando era molto piccolo. Ma da allora Osvaldo è anche circondato dalla gelosia del piccolo cane di Incerti, di nome Nazzareno, che non sopporta la presenza della nutria. «Ormai Osvaldo - conclude Incerti - è diventato un cliente fisso del nostro autolavaggio, dove viene coccolato dagli abitanti della zona. Ognuno di loro vuole offrirgli un pasto (preferisce le mele Golden, quelle rosse non gli piacciono) oppure cerca di accarezzarlo». © RIPRODUZIONE RISERVATA