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Reggio Emilia, la Consulta del centro storico: «Avanti così, ma serve un cambio di passo»

Reggio Emilia, la Consulta del centro storico: «Avanti così, ma serve un cambio di passo»

La nota dei portavoce Nicola Jane Murphy e Alessandro Roccatagliati: «Ai tavoli consultivi c’è frustrazione»

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Reggio Emilia La strada è quella giusta, ma sul centro storico occorre cambiare passo, sia nella messa in pratica dei progetti, sia nella relazione con le consulte dei cittadini. A dirlo, con una nota dai toni estremamente diplomatici sono i portavoce della Consulta del Centro Storico, Nicola Jane Murphy e Alessandro Roccatagliati. Per ora - dicono i due nel comunicato - si colgono timidi segnali di rinascita, come la riapertura dei bagni pubblici all’interno del Parco del Popolo, ma il rischio è che questi primi segnali di rinascita del centro storico, senza una accelerazione, finiscano per essere gli unici risultati tangibili.

Dopo aver salutato con favore l’avvio del «cantiere biennale del nuovo sottopasso in Porta S. Croce, progetto di respiro già illustrato e discusso negli ultimi giorni coi cittadini, chiamati da noi e Consulta H a dare suggerimenti sin d’ora per poi continuare il monitoraggio in corso d’opera - sottolinea la nota dei portavoce della consulta centro storico - sempre più pressanti si fanno purtroppo le sofferenze cui sono chiamati a dare soluzioni approfondite e durature le elaborazioni del sacrosanto progetto "Noi Centro Storico"».

E a questo proposito che par di cogliere - nelle parole dei due - una velata critica a chi deve sovrintendere e condurre a sintesi i momenti di dibattito. «I "tavoli" di pre-elaborazione - scrivono Murphy e Roccatagliati - lodevolmente proseguono, seppur con ritmi, modalità e tassi di separatezza che per ora, nei cittadini e negli operatori economici partecipanti, accentuano l’ansia di vedere affrontati nei fatti i nodi da sciogliere».Certo, sul banco degli imputati, per queste lentezze c’è chi rischia una pena maggiore dell’amministrazione comunale ed è la Regione che si becca addirittura un imperativo ulteriormente rafforzato dal punto esclamativo.

E questo perché i soldi promessi dal presidente de Pascale servono come l’aria: «la Regione acceleri la creazione dell’Hub Urbano!» , per il rilancio delle attività commerciali in centro storico, per incentivi a residenza e nuovi insediamenti imprenditoriali», cercando così di allentare quello che i due portavoce della Consulta chiamano nodo-affitti; misure per co-housing e popolazione universitaria, tra pubblico e privati; idee innovative per il turismo». Poi, ci sono i primi risultati, che secondo Roccatagliati e Murphy non devono restare gli unici troppo a lungo: in particolare «i presidi antidegrado e pro-sicurezza con i passi avanti dell’installazione delle "fototrappole rifiuti" e l’avvento degli street tutor apprezzati dai cittadini e dai tre Gruppi Controllo Comunità da poco nati in Centro, in attesa di una presa ancor più concreta e risolutiva da parte di Servizi sociali, Forze dell’Ordine e Polizia Locale».

La parte centrale della nota della Consulta riguarda l’area dei giardini pubblici e di piazza della Vittoria fino ad arrivare al parcheggio della ex Caserma Zucchi. «Nell’area Giardini Pubblici-piazza Vittoria - sottolinea la nota dei portavoce - vanno registrati fatti positivi o comunque beneauguranti». Per i Giardini l’auspicio è che il Parco del Popolo diventi davvero il polmone verde del Centro storico, luogo per famiglie, per chi fa attività sportive e riferimento anche per le istituzioni che gravitano sul suo perimetro». © RIPRODUZIONE RISERVATA