«Ti seguirò ovunque andrai» e poi le lancia liquido urticante in faccia: 26enne rifiuta il braccialetto elettronico, per lui scatta il divieto di dimora in cinque regioni
L’uomo nel marzo del 2024 aveva iniziato a pedinare e minacciare una donna che lavorava in una ditta di cui era stato cliente. Per lui era scattata la denuncia per reati persecutori, con il divieto di avvicinarsi ad un chilometro dalla vittima. Ora è scattato l’inasprimento della misura cautelare
Reggiolo Prima le avrebbe lanciato in faccia un liquido urticante, causandole lesioni guaribili in qualche giorno, e poi le avrebbe detto: «Ti seguirò ovunque andrai». Un 26enne di Reggiolo, tra marzo e luglio dell’anno scorso, senza un apparente motivo, avrebbe offeso, minacciato di morte e pedinato una donna, con la quale aveva intrattenuto solo un rapporto di lavoro, fino all’aggressione con il liquido urticante.
La donna, allora, aveva deciso di rivolgersi ai carabinieri di Reggiolo i quali, dopo le indagini, avevano denunciato alla procura della repubblica di Reggio Emilia l’uomo per il reato di atti persecutori. La procura reggiana, diretta da Calogero Gaetano Paci, aveva richiesto e ottenuto dal gip del tribunale di Reggio Emilia, l’applicazione nei confronti del 26enne, del divieto di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla donna, mantenendo una distanza di almeno 1 chilometro, il divieto di comunicare con qualsiasi mezzo, anche indirettamente con la donna e infine disponendo l’applicazione del braccialetto elettronico.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri è emerso come l’uomo, un precedente cliente della ditta per cui lavora la donna, senza apparente motivo, dal mese di marzo del 2024, avrebbe iniziato a fissare e pedinare la vittima, sia a piedi che in auto, fino ad affiancarla ed offenderla in svariati modi. Nell’importunarla all’uscita dal lavoro le ha scattato anche alcune foto, per poi lanciarle sul viso un liquido urticante che le ha causato lesioni, giudicate guaribili dai sanitari in qualche giorno e contestualmente la insultava per poi darsi repentinamente alla fuga. Nell’ultimo episodio, avvenuto l’11 luglio 2024, il 26enne, si è affiancato ancora una volta con la propria autovettura alla donna, intenta a rincasare dopo il lavoro, continuando a offendendola e minacciandola dicendole: «Ti seguirò ovunque andrai».
Il 26enne, dopo l’iniziale consenso al braccialetto elettronico, a seguito di un malfunzionamento dello stesso oggetto, si è rifiutato continuamente di sottoporsi ad un controllo ed a verifica dello stesso dispositivo, risultando pertanto, di fatto non più sottoposto al controllo. L’illecita condotta è stata segnalata dai militari della stazione di Reggiolo alla Procura reggiana, e quest’ultima ha chiesto e ottenuto dal Tribunale di Reggio Emilia l’ordinanza di aggravamento dell’attuale misura. Ora l’uomo ha il divieto di dimora nel territorio delle Regioni Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Liguria e Piemonte. Il provvedimento, giunto ai carabinieri della stazione di Reggiolo, è stato quindi notificato al 26enne.