Polo della moda, la Consula G: «Speriamo che il progetto si faccia»
I cittadini di Mancasale: «Ci auguriamo che venga riprogrammato. Irrispettosi i commenti social contro l’investitore»
Reggio Emilia La Consulta G spera che il Polo della moda si faccia. I cittadini di Mancasale hanno appreso i dettagli dell’operazione nel corso dell’incontro pubblico, organizzato lo scorso 4 aprile, nei locali del circolo parrocchiale di Mancasale, con la partecipazione dell’assessore Carlo Pasini e della dirigente Elisa Iori. Gli ospiti hanno presentato ai cittadini il piano attuativo di iniziativa pubblica (Paip) denominato “Polo della moda”.
«La partecipazione dei cittadini ha reso l’incontro molto interessante: in quell’occasione sono state condivise opinioni differenti, ma costruttive, con l’unico scopo di contribuire a rigenerare al meglio l’area “ex Fiere di Reggio”, non solo per Mancasale ma per tutta la città. Siamo consapevoli che i rapporti tra pubblico e privato debbano essere rispettosi delle parti e gestiti in maniera consapevole di quanto si possa creare, consolidare o incrinare in maniera molto rapida, considerando che la tecnologia ci permette di essere presenti, giudicare e prendere posizioni in maniera quasi istantanea, inconsapevoli che a volte un giudizio personale possa creare problematiche altrui, più o meno gravi - affermano Roberto Benatti , Barbara Sacchetti e Augusto Ferretti della Consulta G-. Noi della Consulta G -Mancasale viviamo il territorio per quanto ci è possibile, da volontari eletti con pochi strumenti a disposizione, ma a contatto con i cittadini. Non siamo in grado di schierarci nella vicenda che vede il sindaco Massari e Cgil da una parte e l’imprenditore Luigi Maramotti dall’altra, ma purtroppo, possiamo constatare che il bel progetto presentato ai cittadini grazie all’iniziativa imprenditoriale di Max Mara Fashion Group, con l’approvazione del Consiglio Comunale, non si farà».
«Ognuno di noi potrà dedurre a proprio sentimento quale potrà essere la causa che ha determinato l’abbandono del progetto da parte dell’investitore, ma di certo, leggendo commenti sui social o su alcuni quotidiani, constatiamo che sono quasi tutti in una direzione e non è certo quella dell’investitore, il risultato ci sembra ingiusto e irrispettoso - afferma la Consulta -. Ci auguriamo che il tempo possa far riprogrammare quanto di straordinario e bello avevamo presentato il 4 aprile per Mancasale e per Reggio Emilia tutta».