Affidi illeciti Bibbiano, Mahmoud: «Ora Meloni mostri il cartello “Chiedo scusa”»
Così l’assessora alle Politiche educative del Comune di Reggio Emilia
Reggio Emilia «“Siamo stati i primi ad arrivare, saremo gli ultimi ad andarcene”. Così recitava il cartello brandito da Giorgia Meloni negli anni in cui infuriava lo sciacallaggio politico sul cosiddetto processo di Bibbiano. Ci piacerebbe oggi trovarla ancora lì, ma con un cartello nuovo con su scritto: “Chiedo scusa”. Scusa dovrebbero chiedere tutti coloro che hanno emesso sentenze prima che lo facesse la magistratura, che hanno cinicamente gettato nel fango le vite di tante e tanti e quel che è peggio, hanno travolto la serenità di bambine e bambini che ne pagheranno il prezzo forse per sempre. Per chi, come noi, spende il proprio impegno nelle istituzioni, un altro grave danno è stato procurato da coloro che senza scrupoli hanno usato la gogna mediatica come pretesto per un attacco a una parte politica, a una storia, a un modello (quello dei servizi sociali ed educativi dell'Emilia Romagna) che è orgoglio di una comunità e fonte di ispirazione in tutto il mondo. Ieri una sentenza ha sancito la verità: il fatto non sussiste. Si restituiscono giustizia e serenità alle persone coinvolte, dignità alle istituzioni, agli operatori, a tutti coloro che onestamente, con passione e generosità sono quotidianamente al servizio della comunità. La mia gratitudine va a tutte e tutti loro e al Comune di Bibbiano, che pure nella tempesta non ha mai perso la bussola e la fiducia nella giustizia». Lo dichiara Marwa Mahmoud, componente della segreteria nazionale del PD e assessora alle Politiche educative del Comune di Reggio Emilia.