Gazzetta di Reggio

Albinea «Siamo sempre molto impreparati a questo tipo di lutto. Dobbiamo trovare la forza nell’amore che c’è stato e che ci sarà sempre». Queste le parole pronunciate da Roberta Ibattici, sindaca di Albinea, al funerale del 24enne Francesco Margini che si è svolto ieri mattina, mercoledì 9 luglio, nella chiesa di San Gaetano, ad Albinea. È stata una cerimonia molto sentita e partecipata, con centinaia di persone accorse da ogni parte, per essere presenti e dare il loro ultimo saluto al giovane. La chiesa di San Gaetano non è riuscita a contenere tutti i presenti. E così decine di persone hanno seguito la cerimonia, officiata da don Pietro Paterlini, nello spiazzo, prontamente dotato di altoparlanti.

La commozione era palpabile, ma in molti hanno voluto lasciare una testimonianza, per raccontare che tipo di persona fosse Francesco. Per la sua famiglia - i genitori Claudia Bertolotti ed Enrico, il fratello Filippo, le nonne Alba e Gianna e tutti i parenti - ha preso parola la zia, Silvia Bertolotti, ma sono voluti intervenire anche gli amici e un suo insegnante. Presenti anche i giocatori e i dirigenti dello United Albinea, associazione sportiva di cui il 24enne è stato prima giocatore e poi allenatore delle giovanili, ma anche tanti volontari di Casa Betania, la casa famiglia in cui prestava servizio. Tra i presenti anche Ibattici che ha parlato a nome di tutta l’amministrazione cercando di portare conforto alla famiglia, che ora sta affrontando la prova più grande, e a chi era più vicino al ragazzo. Con la prima cittadina c’erano il vice sindaco Daniele Menozzi e l’assessora Mirella Rossi. C’erano anche diversi consiglieri comunali a esprimere il cordoglio e la vicinanza alla famiglia da parte di tutta l’amministrazione locale.

Al termine della funzione, la salma è stata portata nel cimitero di Caselline, dove il giovane riposerà. La famiglia del 24enne ha chiesto non fiori ma eventuali offerte a Casa Betania, luogo tanto caro a Francesco. La scomparsa del giovane ha provocato profondo sgomento in tutta la comunità albinetana. Il 24enne è morto lo scorso 4 luglio nel sonno, nella sua abitazione di via Simonazzi. Da anni era molto attivo nella vita della parrocchia e prestava servizio come volontario a Casa Betania, struttura che ospita persone con disabilità. Amava lo sport, in particolare il calcio, che aveva praticato per diversi anni prima di diventare allenatore dell’associazione sportiva "United Albinea". D’estate partecipava come educatore ai campi estivi, lasciando in ogni esperienza un’impronta di gentilezza, passione e disponibilità.