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Il riconoscimento

Unimore, Federica Minozzi, ceo di Iris Ceramica, riceve la laura honoris causa in Ingegneria gestionale

Giovanni Balugani
Unimore, Federica Minozzi, ceo di Iris Ceramica, riceve la laura honoris causa in Ingegneria gestionale

L’amministratore delegato è stata premiata per la sua lunga carriera come manager di una delle aziende più grandi del Distretto

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Reggio Emilia La dedica è per il papà. E per i due figli, Riccardo e Beatrice.Si emoziona quando li cita: la voce trema e gli occhi si illuminano mentre incrocia il loro sguardo. La sua famiglia è in prima fila, silenziosa e attenta come il resto della platea. Lei, invece, è sul palco. Sta tenendo una lezione magistrale, la famosa lectio magistralis che segue la consegna della laurea honoris causa in Ingegneria gestionale che Unimore le ha conferito pochi istanti prima. È Federica Minozzi, amministratore delegato di Iris Ceramica, premiata per la sua lunga carriera come manager di una delle aziende più grandi del Distretto, una di quelle che hanno le radici ben piantate vicino al Secchia, ma che poi vendono i propri prodotti nei quattro angoli del mondo.

Ha seguito studi giuridici e voleva fare la criminologa. Si diletta a scrivere poesie: sembra impossibile che possa aver guidato con successo per oltre trent’anni un’azienda ceramica, tanto che lei stessa ammette che all’inizio considerava le piastrelle «noiose». Ma la ceramica le ha cambiato la vita, e lei ha cambiato la ceramica. «È come una farfalla leggiadra ma con un’anima di titanio - dice, mentre riaffiora l’animo poetico -. Unisce la bellezza alla resistenza e alle grandi prestazioni tecniche. Mi ci ritrovo: leggera e forte allo stesso tempo». La sua direzione, tuttavia, non è stata solo poesia, ma anche concretezza e innovazione. «Un sabato pomeriggio ero a Londra, infreddolita. Vedo dall’altro lato della strada una lunga coda all’uscita del negozio Lego. E penso: forse, invece che piastrelle, dovevo fare giochi smontabili».

Ed è lì che viene colta dall’illuminazione: «Ho chiamato casa - lapsus, volevo dire azienda - e ho chiesto ai miei tecnici: "Ma non possiamo fare una ceramica che si attacca e si stacca, che si monta e si rimonta?". Giuro che non mi hanno preso per matta e si sono messi a lavorare». Nasce così la linea Attract, che consente di posare senza bisogno di collanti, permettendo la rimozione di ogni singola lastra ceramica in qualsiasi momento e con estrema facilità: è l’ideale per fiere, stand e temporary store. Minozzi, negli anni, studia, osserva e si ispira. Anche ai grandi brand che sembrano lontani anni luce dalla ceramica, società come Nike e M&M’s, «i più bravi a cogliere le esigenze dei clienti», e che le fanno capire che la clientela «ha bisogno di sentirsi unica e speciale».

Nasce Design Your Slabs, con cui personalizzare le superfici con qualunque immagine e soluzione: vere e proprie opere d’arte architettoniche in ceramica. Torna il concetto di bellezza, quella che lei stessa definisce beautility, perché la ceramica, che nasce dalla terra e viene temprata dal fuoco, è «una materia nobile che incarna l’unione di bellezza, design, arte e funzionalità». Concetti nobili, ma che vanno poi concretizzati nell’economia di tutti i giorni e nella gestione vera e propria dell’azienda: «Che non è uno schema su un foglio bianco - spiega - ma è fatta di persone, e ogni persona è unica e speciale. L’azienda è un organismo vivente ed è soggetta alla legge di Darwin: sopravvive chi sa adattarsi». Sempre nel rispetto dei lavoratori. Sembrano lontani anni luce gli anni Sessanta, quando Romano Minozzi fondò Iris. Eppure «del mio papà conservo gli insegnamenti. Uno su tutti: mantenere sempre i propri principi, qualunque cosa succeda, perché sono ciò che ti contraddistingue».

Principi come la sostenibilità, che restano immutati e «mi hanno sempre guidato. Sessant’anni fa, il mio papà Romano coniò il motto economia uguale ecologia. Oggi abbiamo realizzato H2 Factory, il primo stabilimento ceramico al mondo alimentato con idrogeno verde». Di nuovo, funzionalità e bellezza che si fondono. Una farfalla leggiadra, dall’animo di titanio.