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Il caso

Dieselgate, un automobilista di Rolo riceve l’indennizzo da Volkswagen

Mauro Pinotti
Dieselgate, un automobilista di Rolo riceve l’indennizzo da Volkswagen

Luigi Morselli ha aderito alla class action contro la casa automobilistica, colpevole di false dichiarazioni sulle emissioni

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Rolo Luigi Morselli, residente a Rolo, è uno dei circa 60 mila aderenti italiani alla class action contro Volkswagen che hanno finalmente ottenuto giustizia. Dopo un lungo percorso giudiziario, Morselli ha ricevuto un bonifico di 1.100 euro, a chiusura della sua vertenza contro il colosso automobilistico per il celebre "Dieselgate", noto anche come scandalo sulle emissioni o Emissiongate. La sua vittoria non è solo un risarcimento economico, ma un simbolo della caparbietà e della determinazione nel rivendicare i diritti dei consumatori di fronte a una delle più grandi frodi industriali della storia recente.

In Italia, la class action è stata promossa da Altroconsumo nel 2016, rappresentando oltre 63 mila automobilisti che avevano acquistato uno dei veicoli coinvolti tra il 2009 e il 2015. Dopo anni di contenzioso, che ha visto il coinvolgimento del Tribunale di Venezia e della Corte d’Appello, è stato raggiunto un accordo transattivo con Volkswagen. Questo accordo, che pone fine alla vicenda giudiziaria e ha evitato il ricorso in Cassazione, prevede che Volkswagen metta a disposizione fino a 50 milioni di euro per i rimborsi. Ad ogni singolo proprietario che ha accettato l’offerta sono stati erogati importi variabili da 550 a 1.100 euro. Sebbene l’indennizzo in Italia sia stato inferiore rispetto ad altri paesi, come gli Stati Uniti, l’accordo rappresenta comunque un’importante vittoria per i diritti dei consumatori italiani.

Luigi Morselli, che il 6 luglio 2012 aveva acquistato una Audi Q3, ha scoperto tre anni dopo che la sua auto era tra quelle coinvolte nello scandalo. «Ho aderito alla class action contro Volkswagen del periodico "Altroconsumo" tramite il Tribunale di Venezia - racconta Morselli -. Dopo che Volkswagen ha accettato le cause di automobilisti di altri paesi europei, è stata costretta ad accettare anche quelle degli automobilisti italiani, anche se ha concesso un indennizzo inferiore, senza giustificato motivo». Il bonifico di 1.100 euro chiude la sua vertenza personale. Nonostante l’Audi Q3 sia stata venduta quattro anni fa, la soddisfazione di Morselli va oltre l’aspetto economico: «Aldilà dell’importo ricevuto ritengo che la caparbietà e la determinazione nel rivendicare i diritti nei confronti di un colosso automobilistico abbia avuto un riconoscimento che rende giustizia all’ingannevole vicenda», chiude Morselli. Lo scandalo "Dieselgate" è esploso nel settembre 2015, quando l’Environmental Protection Agency (Epa) degli Stati Uniti ha rivelato che il gruppo Volkswagen aveva installato un dispositivo di manipolazione su milioni di veicoli diesel venduti in tutto il mondo. Questo software era in grado di rilevare quando un veicolo veniva sottoposto a test sulle emissioni, attivando i sistemi di controllo dell’inquinamento per rispettare i limiti normativi.