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Torre B, è corsa contro il tempo: il costo sale a 3,5 milioni euro

La torre B adiacente allo stadio Città del Tricolore di Reggio Emilia
La torre B adiacente allo stadio Città del Tricolore di Reggio Emilia

Nuova sede del Centro per l’Impiego a fianco del Mapei Stadium, il piano scade il 31 luglio

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Reggio Emilia Dovrà essere approvato e finanziato entro il 31 luglio prossimo – è «attualmente in corso di predisposizione» – il progetto esecutivo della “Torre B” del Mapei Stadium, sede del futuro Centro per l’Impiego. L’Agenzia regionale per il lavoro dell’Emilia-Romagna ha fissato la nuova scadenza, concedendo uno slittamento: ma è una corsa contro il tempo, visto che i lavori devono essere terminati entro il 31 maggio 2026, pena la perdita dei fondi del Pnrr. È questa una delle principali opere pubbliche (69 nella nostra città) avviate grazie al Pnrr. Nel frattempo il costo si è alzato: da 3,2 milioni di euro a 3,5 milioni.

Lo attesta una delibera della giunta del 10 luglio scorso, dedicata alla “Realizzazione del Centro per l’Impiego nell’edificio denominato Torre B di proprietà del Comune di Reggio Emilia nel complesso Mapei Stadium in piazzale Atleti Azzurri d’Italia” e all’autorizzazione a contrarre un mutuo («anticipando così i tempi di finanziamento dell’intervento») con la Cassa Depositi e Prestiti da 660mila euro. Insieme ai 130mila euro, con risorse proprie, destinate al Pfte (progetto di fattibilità tecnico economica), il Comune di Reggio sborserà in totale 790mila euro, mentre i restanti 2,7 milioni saranno messi dalla Regione. «A seguito di un confronto con i tecnici incaricati della progettazione esecutiva – si scrive in delibera – è emerso un maggior costo dell’intervento, dovuto all’adozione del nuovo prezziario regionale 2025, alla necessità di apportare modifiche progettuali in fase di ingegnerizzazione, alla necessità di introdurre delle migliorìe concordate per una maggior rispondenza alle esigenze del servizio, alla necessità di prevedere nel quadro economico sufficienti risorse quali somme a disposizione in accordo alla normativa vigente».

Il progetto, presentato nel marzo scorso, riguarda la nuova sede del Centro per l’Impiego, che per legge dev’essere messa a disposizione dal Comune, mentre l’Agenzia regionale – nell’ottica del potenziamento delle politiche per il lavoro, soprattutto quello femminile e giovanile – provvederà a potenziare il personale dagli attuali 47 addetti a 53, a fronte di un’utenza pari a circa diecimila persone all’anno. Scartata l’ipotesi di altri luoghi più vicini al centro (l’ex Polveriera), la Torre B dello stadio, di proprietà comunale e vuota fin dalla sua costruzione avvenuta vent’anni fa, trova così la sua destinazione, permettendo anche un’operazione di spending review visto che l’attuale sede del Centro per l’Impiego di via Premuda è in affitto. L’immobile è rimasto allo stato grezzo avanzato: significa che all’esterno pare finito, ma all’interno manca tutto. Devono essere realizzati impianti, finiture, partizioni interne e una scala di collegamento nel terzo e del quarto piano, per una superficie complessiva di 2mila metri quadri di cui 1.500 per uffici.

Restano il primo e secondo piano, in quella scatola vuota che è la Torre B. Il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Lanfranco De Franco, all’epoca, aveva dichiarato che il progetto aveva avuto l’effetto «di riaccendere l’interesse per i primi due piani». Interpellato oggi, De Franco dichiara che «purtroppo gli interessamenti non si sono concretizzati».