Nidi, 225 bimbi in lista d’attesa: accolto il 71,5% delle richieste
Reggio Emilia: in totale sono state 788 le domande presentate. L’assessora Mahmoud: «Garantita ampia copertura»
Reggio Emilia Ad oggi sono 225 (a fronte dei 257 dello scorso anno) i bambini di Reggio in lista d’attesa per un posto all’asilo nido. Si tratta di 84 tra i 18 ai 32 mesi e di 141 lattanti di età compresa fra i tre e 17 mesi. A settembre, i servizi educativi accoglieranno invece 563 nuovi iscritti (e altri 36 posti non sono ancora assegnati). Numeri che consentono di dare già risposta al 71,5% delle 788 domande ammesse (meno dello scorso anno per effetto del calo demografico). Il tutto in un contesto reso più complicato dalla presenza dei cantieri di riqualificazione in corso che interessano sette su 26 nidi della città. Le assegnazioni continueranno comunque fino a febbraio del 2026 quando, per effetto della conclusione dei lavori, si prevedono nuovi posti disponibili.
«Come ogni anno – sottolinea l'assessora alle Politiche educative del Comune di Reggio Marwa Mahmoud – la pubblicazione delle graduatorie per le prime assegnazioni nei nidi d'infanzia comunali e convenzionati rappresenta un momento significativo per tante famiglie della nostra città». Nonostante «i cantieri in corso, che hanno causato il disagio dei trasferimenti ma che restituiranno a bambini e bambine, educatori e famiglie nidi più belli, sicuri e accoglienti, abbiamo garantito anche quest'anno un'ampia copertura del servizio – aggiunge Mahmoud – e con la conclusione dei lavori nei vari nidi avremo più posti a disposizione: siamo infatti ben consapevoli dell'importanza di accogliere il maggior numero possibile di domande e continueremo a lavorare per garantire un servizio accessibile e di qualità per tutti», chiude l'assessora.
Dal Comune di Reggio informano che sono poi confermati i contributi per le rette e le riduzioni delle stesse, attuate tramite fondi pubblici dedicati. Federico Ruozzi e Nando Rinaldi rispettivamente presidente e direttore dell'Istituzione Scuole e Nidi d'Infanzia, aggiungono: «Grazie al lavoro sinergico con il sistema integrato pubblico-privato, abbiamo già superato l'obiettivo fissato dall'Agenda di Barcellona per il 2030, che prevede servizi per la prima infanzia per almeno il 45% dei bambini sotto i 3 anni. Il nostro impegno proseguirà nei prossimi mesi con un attento monitoraggio degli interventi previsti dal Pnrr, per consentire lo scorrimento delle graduatorie anche nel corso dell'anno educativo». l © RIPRODUZIONE RISERVATA