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Il delitto

Ucciso a sprangate a Morsiano, la procura chiede il processo per il vicino di casa

Jacopo Della Porta
Ucciso a sprangate a  Morsiano, la procura chiede il processo per il vicino di casa

Villa Minozzo: Cristian Chesi è accusato della violenta aggressione a Stefano Daveti. Stralciata la posizione del padre

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Villa Minozzo La procura di Reggio Emilia ha chiesto il rinvio a giudizio per Cristian Chesi, imputato di omicidio aggravato in concorso per la morte del 63enne spezzino Stefano Daveti (in foto), preso a sprangate nella sua casa di Morsiano il 21 giugno 2024 e deceduto tre giorni dopo all’ospedale Maggiore di Parma. Il pm Maria Pantani ha invece stralciato la posizione del padre Emore Chesi, che resta al momento indagato. Cristian Chesi si trova ai domiciliari. Il Riesame di Bologna ha stabilito che deve andare in carcere, come chiesto dalla procura, ma l’avvocato difensore Domenico Noris Bucchi ha presentato ricorso, ora pendente in Cassazione. La procura resta dell’idea che il delitto sia stato commesso in concorso, mentre il gip di Reggio Emilia e il Riesame hanno escluso i gravi indizi di colpevolezza a carico del padre Emore. All’imputato sono contestate le aggravanti dei futili motivi, oltre che della minorata difesa. Stefano Daveti, originario di La Spezia, viveva da una decina d’anni a Morsiano di Villa Minozzo. Il 21 giugno, secondo quanto riferito dagli stessi indagati, Daveti avrebbe litigato con Emore Chesi davanti a casa. Con i vicini, e in generale con il piccolo borgo, i rapporti erano tesi da anni. In seguito è intervenuto il figlio Cristian, armato di spranga, che lo ha aggredito in camera da letto.

I due fratelli della vittima si sono affidati all’avvocato Andrea Lazzoni di La Spezia. Il 63enne spezzino riposa nel cimitero di Villa Minozzo. I suoi cari hanno voluto che restasse dove aveva scelto di vivere. Daveti aveva frequentato l’Accademia di Belle Arti di Carrara e aveva insegnato per diversi anni al liceo artistico “De André” a Tempio Pausania, in Sardegna (dove ha lasciato un bellissimo ricordo). Una decina di anni fa si era trasferito a Morsiano per vivere a contatto con la natura, ma presto era entrato in contrasto con parte dei residenti, che sostengono avesse un comportamento provocatorio. Va detto che non risulta che la vittima abbia mai avuto comportamenti violenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA