Ferragosto con Fido, ma la grigliata è meglio di no
I consigli della veterinaria Olga Pattacini: «Non stressiamoli portandoli a feste di paese o a vedere i fuochi artificiali»
Siamo arrivati all’appuntamento di Ferragosto, c’è caldo e dobbiamo cercare tutti di passare una giornata serena. Chi legge è sicuramente un proprietario attento e premuroso, ma cerchiamo di fare attenzione anche a chi non lo è, segnalando immediatamente ai carabinieri qualsiasi caso sospetto, come cani sul balcone o chiusi in auto: purtroppo le cronache di questi giorni riportano storie terribili ed è meglio una chiamata inutile che sapere che un povero animale è stato condannato a una morte atroce da un proprietario delinquente o da chi ha visto e non ha voluto disturbare.
Tornando al nostro Ferragosto a più zampe, non dimentichiamoci che la grigliata piace tanto anche a loro ma, come spesso succede, le cose più buone sono quelle che fanno male: resistiamo agli occhioni languidi perché la carne è condita, speziata, salata e quindi proibita. Attenzione ai “furti”, sia quelli fatti con destrezza, più rapidi di un borseggiatore, che a quelli con scasso: i sacchetti dello sporco vanno messi in contenitori a prova di orso. Attenzione anche a non lasciare nulla nei piatti, né resti di cibo e tantomeno corde di salame, legni degli spiedini, ossa: costituiscono un pericolo mortale. A casa mia gli ospiti fanno i turni di guardia al tavolo, Albert, alto com’è, è in grado di raggiungere qualsiasi piatto. Per tacitare i nostri sensi di colpa diamo loro qualcosa da masticare che piaccia molto (mai come le salsicce) e soprattutto duri a lungo, come le orecchie di maiale disidratate o altre snack commisurati alla bocca del nostro peloso.
Non stressiamoli inutilmente portandoli nelle feste di paese o a vedere i fuochi artificiali, i nostri animali ci amano tanto, ma in certe occasioni stanno molto più volentieri a casa a dormire. Se il nostro cane ha paura dei rumori forti e siamo a rischio botti organizziamoci come l’ultimo dell’anno: cambia la temperatura, non la paura.
Medico veterinario*