A Reggio Emilia artigianato in crisi: in un anno perse 1.464 imprese
La ricerca elaborata dalla Cgia di Mestre: il 6,8% ha chiuso bottega. Nella classifica nazionale è quinta
Reggio Emilia Artigiani in via di estinzione. È il senso degli ultimi dati elaborati dalla Cgia di Mestre sull’andamento delle imprese artigiane in Italia. E in questa analisi, il caso Reggio Emilia è tra quelli citati. Tra il 2024 e il 2023 la provincia d’Italia che ha subito la contrazione più importante del numero di artigiani è stata Ancona con il -9,4 per cento (in valore assoluto pari a -1.254 persone). Seguono Ravenna e Ascoli Piceno entrambe con il -7,9 per cento. Se la provincia romagnola ha subito una riduzione di 952 artigiani, quella marchigiana di 535. Al quarto posto scorgiamo Rimini con il -6,9 per cento (-835) e al quinto, a pari merito, Terni e Reggio Emilia con il -6,8 per cento. Se il nel capoluogo umbro abbiamo perso 384 unità, in quello emiliano 1.464. Le diminuzioni più contenute, invece, hanno interessato quasi esclusivamente le province del Mezzogiorno.
Le meno colpite sono state Crotone e Ragusa ambedue con il -2,7 per cento. Se la realtà calabrese ha visto scendere lo stock di artigiani di 78 unità, quella siciliana di 164. Dopo Ravenna e Rimini è la nostra la provincia in Regione ad aver fatto registrare il calo più vistoso di imprese artigiane dell'ultimo anno. Se al primo posto _ a livello nazionale _ c'è Ancona con un calo percentuale del 9,4%, seguita da Ravenna e Ascoli accomunate da un 7,9%, quindi da Rimini con un calo del 6,9%, Reggio Emilia è quinta a braccetto con Terni con una diminuzione del 6,8.
Dopo Reggio, in Emilia Romagna troviamo Bologna (ottava nella graduatoria delle 107 province italiane) seguita a ruota dalla provincia di Forlì-Cesena e da quella di Modena accomunate dalla stessa percentuale di calo: 6,4%. Invero, la provincia romagnola e Modena hanno comunque numeri diversi, se è vero che nel territorio di Forlì-Cesena, in un anno hanno chiuso 952 attività, mentre nel Modenese a chiudere bottega sono stati 1.575 artigiani. Quasi a braccetto anche Parma e Piacenza, che hanno però registrato un calo minore che colloca le due città a metà della graduatoria nazionale. In particolare, a Parma, tra il 2023 e il 2024 sono venute meno 625 imprese artigiane (-4,6%), mentre a Piacenza le attività cessate sono state in tutto 413 (-4,5%). A circa metà tra la coppia Parma/Piacenza e il gruppo di testa, c’è infine Ferrara, trentatreesima nella graduatoria nazionale, che registra un calo del 5,1% che in termini assoluti corrisponde a 504 imprese artigiane che non ci sono più.l © RIPRODUZIONE RISERVATA