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San Polo e gli altri Comuni connessi al futuro da Open Fiber

San Polo e gli altri Comuni connessi al futuro da Open Fiber

Nel comune collegate quasi 3400 unità immobiliari. Basso: «La fibra ottica rende i territori competitivi»

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A San Polo D’Enza, la rivoluzione digitale non è più un sogno lontano: i cittadini possono usufruire di una connessione innovativa e ultraveloce, grazie alla fibra ottica FTTH (Fiber To The Home, letteralmente “fibra fino a casa”) di Open Fiber. Una rete che arriva direttamente nelle abitazioni, negli uffici, nelle aziende e negli spazi pubblici, portando il paese sulle stesse frequenze delle grandi città. Un servizio “a prova di futuro”, pensato per garantire opportunità digitali e velocità impensabili con le reti tradizionali.

È questa la missione di Open Fiber: realizzare nelle cosiddette “aree bianche” – oggetto dei tre bandi Infratel Italia – un’infrastruttura a banda ultra larga che riduca il divario digitale. Con il contributo economico delle regioni, la rete rimane di proprietà pubblica e viene gestita in concessione dall’azienda per vent’anni, offrendo a tutti i cittadini la possibilità di navigare alla massima velocità. Il piano di Open Fiber coinvolge oltre 6.000 comuni italiani, portando innovazione anche nei territori più piccoli e meno serviti.

A San Polo D’Enza, la rete FTTH ha già collegato 3.390 unità immobiliari su una tratta di 52 chilometri, di cui il 78% realizzata utilizzando cavidotti e linee esistenti, sia aeree che sotterranee.

Con oltre 14,5 milioni di unità immobiliari in vendibilità, Open Fiber è oggi il principale operatore italiano di connessioni in fibra ottica fino a casa e tra i leader in Europa. La rete ultraveloce è già disponibile in 240 città di medie e grandi dimensioni e in più di 5.630 piccoli comuni, raggiungendo milioni di abitazioni e imprese.

Open Fiber è un operatore wholesale only, quindi non vende direttamente al cliente finale. Per attivare la fibra basta verificare la copertura sul sito www.openfiber.it, scegliere un operatore partner e avviare la richiesta di collegamento.

Nei comuni delle aree bianche, la rete si ferma fino a 40 metri dalla proprietà: sarà poi l’operatore scelto a contattare Open Fiber, che fisserà l’appuntamento per portare la fibra direttamente dentro l’abitazione. Una volta completata l’installazione, i cittadini potranno usufruire di streaming HD e 4K, telelavoro, telemedicina e servizi digitali avanzati della pubblica amministrazione, con velocità fino a 2,5 Gigabit al secondo, una vera rivoluzione digitale grazie alla migliore tecnologia disponibile.

«La fibra ottica rende i territori più competitivi», spiega Sabato Basso, Field Manager di Open Fiber nella provincia di Reggio Emilia. «Dalla domotica allo streaming, dal telelavoro alla telemedicina, la connessione ultraveloce permette ai professionisti di vivere nei borghi senza rinunciare alle opportunità lavorative, e alle imprese locali di digitalizzarsi e competere sul mercato. Le amministrazioni possono innovare i servizi, digitalizzare i processi e garantire maggiore sicurezza con videosorveglianza e gestione intelligente degli impianti pubblici. La fibra ottica riduce il digital divide, offrendo a tutti le stesse opportunità di accesso a internet e ai servizi digitali più avanzati, indipendentemente dalla posizione geografica».

La rete FTTH di Open Fiber è “fibra fino a casa”: interamente in fibra ottica, dalla centrale fino all’abitazione, garantisce massime performance e stabilità, fino a 10 Gbps, ed è certificata dal bollino verde Agcom come “vera fibra”. A differenza dell’ADSL, tutta in rame, o della fibra mista (FTTC), la FTTH assicura prestazioni costanti, maggiore affidabilità, efficienza e una infrastruttura pronta a supportare tutte le nuove tecnologie digitali del futuro.

I vantaggi si estendono a cittadini, imprese e pubblica amministrazione: le abitazioni diventano più intelligenti, (con domotica, streaming e gaming senza interruzioni), il lavoro da remoto e lo smart working realtà quotidiana, le scuole, gli studenti e le università possono accedere a piattaforme digitali avanzate, infine le imprese aumentano produttività e competitività, anche sui mercati internazionali. Per la pubblica amministrazione, la fibra facilita la telemedicina, il fascicolo sanitario elettronico, l’assegnazione dei farmaci e la gestione efficiente dei servizi e comunicazioni digitali.

In più, nei due comuni della provincia di Reggio Emilia, San Polo D’Enza e Brescello, gli utenti che attiveranno la fibra entro il 31 gennaio 2026 potranno ricevere un voucher da 100 euro convertibile in un buono regalo Amazon, MediaWorld o carburante. L’iniziativa “Open Fiber la scelta che ti premia” è semplice: basta verificare la copertura del proprio indirizzo sul sito di Open Fiber, scegliere un operatore partner e attivare la propria connessione ultraveloce.

Nella nostra provincia, San Polo D’Enza diventa così esempio concreto di come una rete ultraveloce possa trasformare la vita dei cittadini, supportare imprese e amministrazioni e ridurre il digital divide, portando il paese nel futuro, un chilometro di fibra alla volta.

L’esperienza di San Polo d’Enza 
A San Polo d’Enza la connessione corre veloce. Con 52 chilometri di rete e oltre 3.390 unità immobiliari collegate, Open Fiber ha completato un’infrastruttura in grado di portare la fibra ottica fino alle case (FTTH – Fiber To The Home) e agli uffici. Un’opera realizzata per il 78% sfruttando cavidotti e linee già esistenti, riducendo così tempi e impatto dei lavori.

Il beneficio non è solo per i privati: la banda ultra larga, spiega il Comune, ha potenziato i servizi digitali per la pubblica amministrazione e la cittadinanza. Dalla gestione intelligente della mobilità urbana – con info-parking, controllo elettronico degli accessi Ztl, ricarica per veicoli elettrici – fino alla videosorveglianza, al monitoraggio ambientale e alla digitalizzazione dell’offerta turistica e culturale.

Ma il sindaco Franco Palù tiene a sottolineare soprattutto un punto: «Siamo stati uno dei primi comuni cablati con Open Fiber – racconta – e uno dei primi luoghi raggiunti è stato Grassano, parte montana del Comune. Lì la connessione era un problema serio: molti usavano collegamenti radio come Eolo, ma serviva un salto di qualità. Ricordo la foto di un cittadino che mi mostrava la differenza: scaricava 30 volte più velocemente rispetto all’Adsl di prima».

Per Palù, progettista di impianti, il tema è anche tecnico: «Ho seguito i lavori da vicino e ora, dal mio ufficio, ho una connessione perfetta. Tutto il Comune è raggiunto: abitazioni, aziende e anche le due frazioni di Grassano – 400 abitanti a 500 metri d’altitudine – e Barcaccia, con i suoi 1.700 residenti. Chi vuole collegarsi può farlo, poi il contratto lo stipula con l’operatore che preferisce».

Il sindaco rivendica una scelta strategica: «Bisogna portare servizi nelle zone montane, perché c’è chi pensa che siano ormai perse. Invece oggi si può lavorare qui con la stessa velocità che serve ai software in cloud. È una possibilità concreta di restare e fare impresa».

Nei prossimi mesi saranno connesse alla fibra anche la Casa delle Associazioni e il Museo della Resistenza locale, mentre negli uffici pubblici il Comune già utilizza la rete Lepida per integrare sedi e spazi come la sala polivalente e il social housing.

E i cittadini? «Non ho ricevuto lamentele e di solito, se c’è un problema, la colpa è sempre del sindaco – scherza Palù – ma stavolta no».

«Così faccio telemedicina veterinaria»

Per la dottoressa Antonella Giberti, veterinaria con vent’anni di esperienza, la connessione veloce non è solo un aiuto: è parte integrante del suo lavoro di tutti i giorni.

Nell’ambulatorio di via Viani a Reggio Emilia negli ultimi anni l’utilizzo della fibra, portata da Open Fiber, è cambiato radicalmente.

Oggi visita animali a distanza, riceve video e foto dai clienti, risponde in tempo reale. «Prima li vedo sempre di persona almeno una volta – racconta – poi, se la patologia non è grave, possiamo fare controlli online. Ma la visita in presenza resta insostituibile».

La telemedicina veterinaria le ha aperto nuove strade. Segue cani e gatti mentre i padroni sono in vacanza in Calabria o in Toscana, ad esempio. Proprio in questi giorni, una cliente di Codemondo le ha inviato un video della cagnolina per un consulto. Dal 2018, con la ricetta elettronica, la fibra ha reso tutto più veloce: niente più documenti scritti a mano, nemmeno per farmaci particolari come quelli per cani epilettici. Ai clienti più giovani invia la prescrizione su WhatsApp, per gli altri la stampa. «Il risparmio di tempo e di carta è enorme» dice.

Anche il Pos portatile è collegato alla rete. Così Giberti, a cui in passato è stato chiesto di lavorare negli Emirati Arabi e che anche di recente è stata invitata a un congresso nelle Filippine, può accettare pagamenti durante le visite domiciliari, senza perdere tempo.