È morta Sally colonna dei “Lupi dell’Appennino Reggiano”
Casina, il pastore tedesco di nove anni era il “regolatore” del gruppo di unità cinofile della protezione civile
Casina “I Lupi dell’Appennino Reggiano” perdono uno dei loro cani di riferimento, la dolce Sally, pastore tedesco di nove anni, e si stringono alla coppia dei suoi conduttori Matteo Barozzi e Sara Rubagotti, storici membri del gruppo di unità cinofile della protezione civile. Sally è morta sabato, lasciando un grande vuoto e tanto dolore nei suoi due conduttori e in tutto il gruppo dei “Lupi”. Aveva nove anni. Da qualche tempo soffriva di qualche problema di mobilità, tipico di questa razza, affrontato con amore e tanta cura da parte dei suoi inseparabili amici umani. Nessuno immaginava che la situazione sarebbe precipitata in così poco tempo.
«Ciao Sally, anima grande e grande cane – scrivono i “Lupi” sulla loro pagina Facebook –. Eri una veterana del gruppo e hai lasciato un grande vuoto, soprattutto nel cuore di Matteo e Sara ai quali ci stringiamo in un forte abbraccio. Ciao “Porcellina”, non ti dimenticheremo mai, e nessuno muore davvero nel cuore di chi resta». Sally era arrivata tra i Lupi quando aveva pochi mesi, nove anni fa. Matteo Barozzi è stato tra i primi a iscriversi al gruppo quando, 15 anni fa è nato, e ha contribuito in maniera determinante alla sua crescita e affermazione. Con lui, poco dopo, è arrivata Sara. Quindi l’ingresso di Sally, pastore tedesco che ben presto si è fatto apprezzare per il suo carattere mite. Al punto da fungere da cane “regolatore”, come si definiscono gli esemplari adulti esperti che, grazie alla loro maturità sociale, sono in grado di insegnare ai cani più giovani o meno esperti i comportamenti corretti, ristabilendo l’ordine e portando equilibrio all’interno di un gruppo sociale. Il trio è sempre stato presente a ogni iniziativa e attività del gruppo. «Per noi sono un valore aggiunto – dice il responsabile Corrado Bernardi –. Con Sally, purtroppo, perdiamo un pezzo importante del gruppo. Ora il nostro pensiero va a Sara e Matteo».l © RIPRODUZIONE RISERVATA