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Emergenza gattini nella Bassa. L’Enpa: «Chiediamo aiuto. Siamo al collasso»

Miriam Figliuolo
Emergenza gattini nella Bassa. L’Enpa: «Chiediamo aiuto. Siamo al collasso»

Cadelbosco Sopra: tantissime cucciolate “indesiderate” e mici da curare. «Ogni estate è sempre peggio. Il cibo è sempre più caro e i rifugi saturi»

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Cadelbosco Sopra Emergenza gatti e gattini nel territorio della bassa tra Cadelbosco, Castelnovo Sotto e i comuni limitrofi. A lanciare l’allarme è Mara Poli, responsabile di zona dell’Enpa: «Siamo al collasso. Chiediamo aiuto a tutti per continuare a prenderci cura dei nostri pelosetti, altrimenti non potremo continuare a dare una speranza a queste dolci anime con la coda». Insomma. Un’altra stagione estiva segnata «dall’ennesima emergenza fra cucciolate abbandonate, gatti feriti o malati, rinunce di proprietà, mamme con piccoli lasciate al loro destino. Una situazione ormai nota ai volontari che si ripete in prossimità delle ferie estive e ha raggiunto quest’anno livelli preoccupanti». I cittadini si rivolgono sempre più spesso ai volontari della zona, e numerose sono le situazioni segnalate: non tutte sono di gatti in pericolo, per fortuna, ma spesso si tratta di gattini abbandonati in campagna o in centro città, vicino a strade o in mezzo al traffico cittadino. «E abbiamo sempre i nostri meravigliosi mici presenti nelle numerosissime colonie feline sparse su tutto il territorio che hanno bisogno di noi _ spiegano i volontari _. Delle nostre cure e attenzioni. Sono tantissimi e ognuno di loro ha una storia alle spalle. Molti sono diventati anziani vivendo in ambiente esterno. Hanno bisogno di cibo e cure specifiche in base all'età. Sono accuditi curati e monitorati costantemente».

Alla base di queste emergenze le mancate sterilizzazioni: «Sembra che sia una pratica ancora sconosciuta ai più _ denunciano dall’Enpa _. E così le nascite si moltiplicano e con loro il numero dei cuccioli indesiderati abbandonati». Le associazioni e i singoli volontari che sono chiamati a sanare queste criticità sono allo stremo. Lo sforzo è enorme e in una tale situazione si comincia a non riuscire più a rispondere a tutte le richieste: «Purtroppo, rifugi e stalli sono ormai saturi, le spese sono tantissime, il cibo è sempre più caro e noi non ce la facciamo più. Riceviamo chiamate a ogni ora, cerchiamo di dare indicazioni, consigli, numeri utili, ma non possiamo prendere in carico ogni caso. Ognuno di noi volontari lavora e ha il proprio carico famigliare, cerchiamo di aiutare come possiamo ma le nostre forze piano piano si stanno esaurendo. Non riusciamo a intervenire su ogni caso segnalato». Di qui l’appello al senso di responsabilità di tutti. «Vorremmo evidenziare – dicono dall’associazione – che per poter aiutare un animale in difficoltà e tempestivamente occorre prima di tutto chiedersi cosa si può fare, in prima persona, per risolvere la situazione. Dove li mettiamo tutti questi gattini? E le mamme, che restano sul territorio, chi se ne occupa? I nostri volontari possono fornire spesso solo indicazioni e suggerimenti utili, ma purtroppo spesso non ci è possibile ospitare tutti i gatti e gattini. Anche per questo cerchiamo persone disponibili per gli stalli. Solo responsabilizzandosi si può davvero aiutare. Serve responsabilità, ognuno deve fare la propria parte». Si può aiutare in molti modi: offrendosi come volontari, ma anche rendendosi disponibili ai soli stalli, ospitando per un periodo limitato gattini e gatti che hanno bisogno di un riparo e un po’ d’amore. Oppure donando cibo e denaro. Si può effettuare bonifici usando l’iban IT97A0707212803000000164264 intestato a Enpa Reggio Emilia, indicando come causale “Offerta per aiuto gatti della Terra di mezzo”, o tramite Satispay o Paypal. Informazioni: Mara 340 091 0317 e Alle 338 484 1948. l © RIPRODUZIONE RISERVATA