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Forte dei Marmi, turista si siede sulla battigia per una foto al mare mosso, il bagnino lo caccia: «Non siete di questo stabilimento»

Mattia Amaduzzi
Forte dei Marmi, turista si siede sulla battigia per una foto al mare mosso, il bagnino lo caccia: «Non siete di questo stabilimento»

La denuncia da Reggio Emilia di Gianandrea Guidetti: «Volevamo solo avere una inquadratura migliore. Mandati via in modo sgarbato, ma il regolamento comunale non vieta di sostare»

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Reggio Emilia Una disavventura spiacevole è accaduta ad un turista reggiano in vacanza a Forte dei Marmi, gemma del litorale toscano. La scorsa settimana, Gianandrea Guidetti si trovava lì in ferie con sua moglie. Complice il cielo plumbeo e il mare in burrasca, i due coniugi decidono di fare qualche foto alle onde prima di dirigersi verso il proprio stabilimento balneare, nella fascia di costa tra Vittoria Apuana e il pontile. Dopo aver fatto qualche scatto, i due decidono di avvicinarsi alla battigia «per cogliere la potenza delle onde – racconta – Mi siedo sulla sabbia umida, ai limiti del bagnasciuga, per trovare un’inquadratura migliore, nello stabilimento a fianco al nostro. Io e mia moglie non abbiamo nulla con noi, né telo né ombrellone, solo la borsa da spiaggia». «Non passano trenta secondi – prosegue – che un bagnino si materializza davanti a me. In modo inizialmente garbato, mi chiede se apparteniamo al “suo” stabilimento.  Rispondo, con altrettanta cortesia, che siamo del bagno accanto e che ci siamo solo seduti un istante sulla battigia, quello spazio di 5 metri dal mare che, per legge, appartiene al demanio pubblico e deve garantire il libero transito».

Ed è qui che la conversazione tra i due è degenerata. Il bagnino ha intimato ai due coniugi «in maniera sgarbata e perentoria», che non potevamo sostare lì, e che si sarebbero dovuti spostare nel loro stabilimento. A quel punto Gianandrea risponde: «Gli faccio notare che siamo seduti sulla sabbia nuda, senza teli, senza ombrelloni, con la sola borsa da mare appoggiata a terra (probabilmente, la “miccia” che ha innescato la sua reazione). Diventa insolente, mi sfida: “Vada a leggere il regolamento del Comune di Forte dei Marmi, poi ne parliamo! Non potete stare qui, andate al vostro bagno! ». A quel punto, i due coniugi decidono di alzarsi e andarsene con l’amaro in bocca: «Ho passato il resto della giornata a pensare al post da scrivere sui social per denunciare l’accaduto».

Gianandrea è andato a consultare il regolamento comunale di Forte dei Marmi: «Il punto, caro bagnino e cari amministratori, è che la legge esiste – si legge sul suo post di Facebook – . Il diritto di libero e gratuito accesso e transito sulla battigia è sancito a livello nazionale (L. 296/2006 e L. 217/2011). Certo, il vostro regolamento comunale (Art. 3, comma 2, lettera d del “Regolamento di disciplina ed utilizzo degli arenili”) vieta di “occupare... la fascia di mt. 5,00 dalla battigia destinata esclusivamente al libero transito, con divieto di permanenza”. Ma esiste un abisso tra “permanenza” con attrezzature da spiaggia e “sosta temporanea” di un istante per scattare una foto. Un abisso che il buonsenso dovrebbe colmare, ma che qui viene riempito da un’applicazione zelante e autoritaria delle norme solo verso il cittadino comune, mai verso l’illegalità diffusa».

L’ennesimo episodio di un’estate turbolenta per quanto riguarda gli stabilimenti balneari, sia per quanto le polemiche sul fronte concessioni, sia per  i divieti com’è accaduto alla famiglia modenese a Milano Marittima, in cui uno stabilimento ha rifiutato la prenotazione al ristorante, essendo “childfree”.  © RIPRODUZIONE RISERVATA