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Spaccata al bar per 20 centesimi: è la terza volta. «L’assicurazione non paga, troppi sinistri aperti»

Serena Arbizzi
Spaccata al bar per 20 centesimi: è la terza volta. «L’assicurazione non paga, troppi sinistri aperti»

Reggio Emilia: l’assalto notturno al Mo.Ma di via Pansa. Lo sconforto dei titolari: «Pensiamo di vendere l’attività»

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Reggio Emilia Una spaccata che ha provocato un ingente quantitativo di danni per mettere le mani sul fondo cassa e rubare... 20 centesimi. Il raid di furti in città della notte fra lunedì e ieri ha colpito anche il bar brasserie Mo.Ma di via Pansa 53, punto di riferimento per i numerosi professionisti che gravitano e hanno sede nel condominio Business Park e che fanno tappa qui per colazioni, pause caffè o per il pranzo. Quello di fronte al quale si sono trovati, dopo un’amarissima constatazione, i giovani e volenterosi gestori è stato il terzo furto nel giro di un anno e mezzo.

I ladri, o meglio, il ladro ha colpito intorno alla mezza. E oltre al danno spunta la beffa. Le assicurazioni, infatti, non pagherebbero di più i danni di questo tipo. «Dall’assicurazione ci hanno detto che non pagano più: in giro per Reggio Emilia spuntano, infatti, troppi sinistri e non riescono più a rifondere il danno subito all’esercente - dicono amari Marco e Giulia Mariggio, che ogni giorno lavorano sodo dietro il bancone -. Ci hanno detto di effettuare la copertura assicurativa per le tuberie o altre attrezzature consistenti, ma il danno su questi furti non viene più pagato».

Il ladro, nella notte fra lunedì e ieri, si è diretto verso la porta che dà sulla strada del bar collocato al fianco della farmacia comunale. «Ha preso un tombino e lo ha scagliato contro la porta a vetri, mandandola in frantumi - spiega Marco Mariggio, mentre è ancora possibile notare i danni provocati dall’effrazione -. Una volta dentro, il ladro si è diretto verso il fondo cassa per prendere appena 20 centesimi. Si tratta di un uomo di origine straniera: è possibile che sia la stessa persona delle volte passate». «Non ce la facciamo più ad andare avanti così e viene il pensiero di vendere l’attività: ci alziamo presto, facciamo sacrifici, poi ci troviamo a pagare almeno mille euro per la porta mandata in frantumi e a fronteggiare un danno del genere per la terza volta», aggiunge Giulia. La prima effrazione si era verificata nel maggio dell’anno scorso. La seconda un mese fa, all’inizio di agosto. «Era un sabato pomeriggio, intorno alle 16.30 - ricorda Marco -. In quell’occasione lo abbiamo sorpreso e siamo riusciti a fermarlo. Ormai siamo di fronte a tre colpi in un anno e mezzo. Stiamo vivendo una situazione esasperante e, chiaramente, faremo le nostre valutazioni per il futuro». Sempre in via Pansa, di fronte all’ingresso del bar e accanto alla porta del condominio al 55/i nella notte fra lunedì e ieri un senzatetto ha ricavato il suo giaciglio di fortuna, dormendo in quel punto.