Non si ferma all’alt e si dà alla fuga anche in contromano: arrestato dopo un folle inseguimento da Vezzano a San Rigo
Reggio Emilia: alla guida di un Fiorino un 53enne. Il giudice lo libera con obbligo di firma. La difesa: è incensurato e collaborativo
Vezzano sul Crostolo Non si è fermato all’alt degli agenti del Comando della polizia locale dell’Unione delle Colline matildiche. Ne è scaturito un inseguimento ad alta velocità - che ha superato anche i 100 chilometri orari - per il centro abitato di Vezzano e sulla tangenziale, contromano, fino a San Rigo. Qui uno degli agenti lo ha fermato, ma ne è nata una colluttazione.
È stato un inseguimento da Far West quello che ha messo a rischio l’incolumità di altri automobilisti, degli agenti che lo stavano inseguendo, e delle persone che si trovavano a passare per le strade al centro dell’episodio. Il fatto è avvenuto di giorno, mercoledì, e vede protagonista un 53enne residente a Reggio Emilia. Gli agenti della polizia locale dell’Unione Colline matildiche volevano effettuare un controllo mentre era alla guida di un Fiorino. Il 53enne però non si è fermato, nonostante i ripetuti avvisi. E così è nato l’inseguimento. Secondo l’accusa, l’uomo ha posto in pericolo gli agenti e gli altri utenti della strada, percorrendo più strade, nel traffico diurno, ad alta velocità. Il conducente ha superato i 110 chilometri orari e contromano la Statale 63 e il centro abitato di Vezzano. Ha anche sfiorato altri veicoli, manufatti stradali e pedoni che stavano attraversando la strada. Poi, il 53enne ha proseguito, imboccando la tangenziale verso Puianello, di nuovo ad alta velocità, in questo caso superando i 120 chilometri orari, ancora contromano, fino alla rotatoria vicina al centro. Ed è fuggito verso Reggio Emilia con altre manovre pericolose, in senso vietato, con frenate improvvise, spostamenti laterali per far sbandare l’auto della polizia. Il tutto è durato 25 minuti, fino a via San Rigo, a Reggio Emilia, dove ha cercato di fuggire a piedi, abbandonando il Fiorino. Un agente è riuscito a fermarlo dopo una colluttazione. Ieri il 53enne, difeso dall’avvocato Claudio Bassi, è finito davanti al giudice che ha convalidato l’arresto e disposto l’obbligo di dimora e di firma. La difesa si era opposta alla convalida indicando come il 53enne sia incensurato e collaborativo. Inoltre, è dipendente in una ditta di Bologna e lavora anche a Maranello: le misure avrebbero potuto condizionare lo svolgimento delle mansioni. l © RIPRODUZIONE RISERVATA