Gazzetta di Reggio

Reggio

Lo scontro

«Seta ha assunto autisti gettonisti», Cgil, Cisl e Uil pronti allo sciopero

«Seta ha assunto autisti gettonisti», Cgil, Cisl e Uil pronti allo sciopero

Reggio Emilia, sempre più alta la tensione sul futuro del trasporto pubblico

3 MINUTI DI LETTURA





Reggio Emilia Gli autisti gettonisti sono tra noi. Lo dicono Cgil, Cisl e Uil che per la seconda volta in due giorni vanno all’attacco di Seta con una nota firmata dai tre segretari generali, a testimoniare il fatto che si sta sicuramente alzando il livello dello scontro.

«Per quasi due anni – è l’incipit del comunicato firmato da Cristian Sesena (Cgil), Rosamaria Papaleo (Cisl Emilia Centrale) e Roberto Rinaldi (Uil Reggio e Modena) – Seta a Reggio ha negato un trattamento economico degno ai suoi autisti. Ora scopriamo che l’azienda farà arrivare dalla Campania autisti gettonisti per tappare le falle negli organici di personale, creando clamorose disparità di trattamento». Così i tre segretari commentano la notizia, confermata dall’agenzia di lavoro interinale avellinese Apis Srl «che ha sottoscritto un accordo con Seta per la fornitura dal prossimo ottobre di un primo nucleo di 10 autisti da impiegare su Reggio, Modena e Piacenza. Figure che hanno partecipato ad un bando di Air Campania (azienda regionale dei trasporti) e che sono in attesa di uno scorrimento delle graduatorie». Le peggiori previsioni dei sindacati, quindi, diventano realtà.

«Seta ha agito nell’ombra, senza alcuna trasparenza, senza alcuna volontà di confronto con le organizzazioni sindacali confederali e di categoria, mettendo tutti, istituzioni comprese, di fronte al fatto compiuto – evidenziano i sindacati reggiani –. Questa è una nuova, lampante manifestazione di arroganza da parte del gruppo dirigente di Seta, incurante di corrette relazioni sindacali e sordo alle istanze territoriali». Poi la nota prosegue: «Nonostante le proposte per un miglior trattamento economico giunte anche dagli amministratori pubblici soci di Seta, in primis Modena e Reggio, ci siamo sentiti ripetere che per il sostegno al lavoro c’erano solo 600 mila euro, utilizzati per uniformare i buoni pasto nei bacini di Reggio, Modena e Piacenza. Briciole. Punto. Non un euro di più. Inoltre ci è stato sempre ribadito che l’“academy” di Seta sarebbe stata sufficiente per risolvere in loco la ormai cronica carenza di personale», attaccano Sesena, Papaleo e Rinaldi.

«Ora, magicamente – prosegue la nota – Seta apre i cordoni della borsa e, anziché investire sui propri autisti e sulla territorialità, si lancia in una spesa a favore di personale precario. Un fatto due volte grave. Primo: in questo modo l’azienda conferma, obtorto collo, che c’è una pesante mancanza di autisti, nonostante le note stampa rassicuranti con cui in questi giorni si è provato ad indorare la pillola». Secondo problema: «Gli autisti gettonisti, come riporta la stampa, saranno accolti con un bonus economico, avranno a disposizione un alloggio e potranno contare rapidamente sul massimo dell’anzianità professionale. Parametro che da solo cuba circa 200 euro al mese. In sostanza, tutto quello che è stato negato agli autisti in forza a Seta ora viene garantito ai gettonisti, creando una discriminazione de facto, figure di serie A e serie B all’interno della stessa azienda».

Alla luce di tutto questo Sesena, Papaleo e Rinaldi chiedono al Comune e alla Provincia di Reggio «di prendere posizione, e di favorire l’apertura di un confronto di merito. Le nostre organizzazioni sindacali, dal canto loro intendono continuare la loro iniziativa che si trasformerà in mobilitazione e nella condivisione, coi lavoratori e le lavoratrici Seta, circa l’opportunità di un grande sciopero per fermare questa follia».