Street tutor della movida per altri due mesi, ma l’obiettivo è tenerli un anno
Reggio Emilia: avranno una pettorina più riconoscibile e sorveglieranno anche la zona stazione
Reggio Emilia Gli street tutor in scadenza restano – con un’altra società fornitrice – a presidiare il centro storico. Per ora per due mesi, ma la volontà dell’amministrazione è quella di ingaggiarli per almeno un altro anno. Lo dichiara Sara Di Antonio, la responsabile della Sicurezza e della Legalità del Comune di Reggio Emilia. I mediatori di strada avevano esordito in via sperimentale il 21 giugno scorso, con l’obiettivo di aumentare la sicurezza nelle vie della “movida” e nei luoghi sensibili della città, come il centro storico e la zona stazione. Per il personale, che era fornito da “S420 Italpol Srl” di Modena, il Comune aveva messo sul piatto 20mila euro di risorse proprie, in attesa del finanziamento del “Fondo di potenziamento sicurezza urbana” richiesto al ministero e ora sbloccato: 83mila euro. «Ringraziamo il ministero dell’Interno – spiega Di Antonio –. Ora il progetto può andare avanti e possiamo consolidare l’esperienza in un settembre pieno di eventi. L’appalto ha la durata di due mesi ma contiamo di poterlo prolungare, aggiungendo risorse comunali, per un anno». Non con Italpol, «con la quale continueremo a collaborare con un servizio invernale di guardianìa per altri uffici», bensì con One Srl di Felino (Parma), un’agenzia di sicurezza e vigilanza privata che da anni opera a Parma nei quartieri più degradati dell’Oltretorrente. «Si tratta di una società specializzata nel disagio giovanile (difatti gli operatori hanno già riconosciuto a Reggio dei ragazzini stranieri di Parma) e nella multiculturalità (oltre agli italiani tra i mediatori si contano due arabi, un albanese, un senegalese, una compagine poliglotta)». I “nuovi” street tutor – le regole d’ingaggio sono le medesime, cioè in caso di necessità chiameranno le forze dell’ordine – saranno più riconoscibili grazie alla pettorina omonima e compariranno per la prima volta in stazione e nel fine settimana in centro storico: in particolare piazza Fontanesi, piazza della Vittoria, parco Santa Maria e via Roma. «Le squadre saranno formate da quattro mediatori, uno dei quali registrerà tutto per la loro e nostra sicurezza».
Saranno sostituiti quindi gli street tutor che sabato scorso hanno vigilato sulla festa anni ’70-’80 con la musica dei Disco Inferno “Flower Power”, penultima iniziativa organizzata dal Comitato Fontanesi che conta tutti e dodici i locali (bar e ristoranti, sono esclusi i negozi) del salotto buono della città. Un comitato, lo ricordiamo, nato a inizio estate quando nel giro di una settimana si erano registrati due fatti allarmanti: un individuo che si era lanciato dietro al bancone alla Bottega 39 e un gruppo di “maranza”, inseguiti da alcuni avventori, che aveva fatto esplodere dei petardi seminando il panico tra le distese. Tornando a sabato sera «c’è stata una bella atmosfera, per fortuna il meteo ci ha graziato. C’era un migliaio di persone in piazza, alcune abbigliate con vestiti sgargianti, fiori e parrucche come noi esercenti», spiega Fabio Torricelli, portavoce del comitato Fontanesi e titolare di Rookie. Il calendario estivo, organizzato per la prima volta dal comitato, ha visto un’iniziativa al mese: a fine maggio il concerto della cover band dei Nomadi Ma noi no con la mostra supportata dalla Fondazione Augusto per la vita, il 5 luglio Marabù Celebration e appunto Flower Power. «La stagione si chiuderà l’11 ottobre con un evento in fase di definizione». Il bilancio del Comitato è più che positivo, prosegue Torricelli: «Noi esercenti abbiamo investito in questo palinsesto le nostre energie e la risposta c’è stata: i reggiani hanno apprezzato e hanno espresso il piacere di frequentare la piazza animata. Questo dimostra che la somma di vigilanza e di animazione disincentiva gli episodi spiacevoli». l © RIPRODUZIONE RISERVATA