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Scuole aperte il pomeriggio: da ottobre laboratori e aiuto compiti in nove elementari reggiane

Alice Tintorri
Scuole aperte il pomeriggio: da ottobre laboratori e aiuto compiti in nove elementari reggiane

Saranno 260 i bambini in classe oltre le cinque ore del mattino

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Reggio Emilia Non è una novità assoluta, ma un progetto essenziale. Non è un punto d’arrivo, ma un punto di partenza. Non è nemmeno una soluzione definitiva, ma è senz’altro una risposta formulata con impegno, serietà e rispetto alle domande insistenti di famiglie che, a Reggio, sono sempre più in difficoltà. I cosiddetti “tempi integrati” che, grazie a un investimento pari a 160mila euro, consentono ai bambini di rimanere a scuola anche dopo le cinque ore giornaliere offerte dal sistema statale, arrivano in soccorso ai genitori e ai loro bisogni quotidiani. Bisogni che gli istituti comprensivi e l’amministrazione comunale conoscono bene, necessità che si misurano nel traffico dell’orario di uscita da scuola, nelle rinunce – troppo spesso ai danni delle donne -, nei conti in rosso e nei bilanci familiari. 
È per questo che da inizio ottobre, in nove scuole elementari reggiane a “tempo normale”, l’offerta formativa si amplia grazie al lavoro sinergico svolto dall’amministrazione comunale e dagli stessi istituti scolastici, al fianco delle famiglie. Il progetto, che ha raggiunto durante il periodo estivo 260 iscrizioni, prevede infatti il potenziamento delle attività didattiche, con due pomeriggi aggiuntivi a settimana. 
Accanto alle 18 scuole della città a tempo pieno – che rappresentano soltanto il 44% degli istituti di Reggio, contro il 90% di quelli di altre città italiane – gli edifici scolastici di Villa Cella, Marmirolo, Villa Bagno, Gavassa, Massenzatico, Coviolo, Matilde di Canossa, Villa Canali e Villa Cadè, a partire dal prossimo mese, ospiteranno i bambini, garantendo loro tempo di qualità insieme ai coetanei e sotto la supervisione di insegnanti ed educatori. 
Le attività pomeridiane, gratuite e facoltative, permetteranno a grandi e piccoli di lavorare insieme all’interno di un progetto co-costruito e pensato ad hoc per una comunità scolastica che non vive soltanto nell’ambiente della classe, tra banchi, lavagne e quaderni a quadretti, fino allo squillare della campanella, ma anche tra le persone che la abitano e la vivono tutti i giorni. 
Atelier, laboratori che spazieranno dall’arte alla tecnologia, aiuto compiti tra pari, giochi divertenti e creativi e momenti di condivisione e inclusione, ma anche l’occasione di pranzare tutti insieme: i tempi integrati, secondo Eugenio Paterlini, dirigente dei servizi educativi territoriali del comune di Reggio Emilia, «rappresentano una risorsa per l’intera comunità. Dai genitori, che trovano un reale sostegno da parte degli istituti, ai bambini, a cui viene garantita la possibilità di sperimentare, di crescere e di conoscere in un contesto educativo di cui sono i protagonisti, fino alle scuole, per le quali i tempi integrati si tradurranno in una crescita nelle iscrizioni, potendo garantire maggiori servizi per le famiglie». 
Le attività pomeridiane in partenza nelle nove scuole al centro del progetto rappresenteranno inoltre una risorsa importante per tutti i piccoli studenti con background migratorio: «Ore aggiuntive trascorse insieme a compagni di scuola ed educatori significano anche tempo prezioso investito sull’inclusione e sulla valorizzazione della diversità. Ore in più per imparare e per arricchirsi a vicenda, per scoprirsi e per lasciarsi scoprire, immergendosi con curiosità nel mondo sotto la guida di adulti competenti» ha continuato Paterlini. 
Itempi scolastici integrati che partiranno a breve si inseriscono in una più ampia progettualità, diffusa e consolidata, presente sul territorio e alle attività educative pomeridiane già proposte, come gli Spazi 6 e gli Spazi 11 nelle scuole e nei centri condivisi come l’oratorio San Giovanni Bosco o la sede di Officina Educativa.