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La città che cambia

Piazza della Vittoria, ex Gasometro, zona stazione e non solo: le 5 sfide di Reggio Emilia al Placemaking Week

Massimo Sesena
Piazza della Vittoria, ex Gasometro, zona stazione e non solo: le 5 sfide di Reggio Emilia al Placemaking Week

Cinquecento esperti da tutto il mondo al lavoro per ripensare alla città: tra loro Charles Landry, Demetrio Scopelliti e Giulio Buciuni

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Reggio Emilia Piazza della Vittoria con il suo deserto di asfalto; il parcheggio dell’ex Gasometro con il suo potenziale mai sfruttato appieno; la zona stazione con il suo enorme fardello di problemi; via Premuda con la sua selva di tralicci in cielo e strade trafficate a terra; il parco Santa Maria che vuol essere in simbiosi con la piazza (fresca di riqualificazione) del Popol Giost. Sono questi i cinque grandi test su cui il Comune ha chiamato a raccolta il meglio delle menti urbaniste in circolazione. Cinquecento professionisti provenienti da tutto il mondo sono già a Reggio e lavoreranno su questi cinque pezzi di città, cercando di suggerire soluzioni che mettano al centro la vivibilità. Tra i nomi di maggior rilievo spiccano esperti del calibro di Charles Landry, una delle massime autorità internazionali sull'uso della creatività e dell'immaginazione per la rinascita delle città, autore di “The Creative city”; Demetrio Scopelliti, direttore di Urbanistica, territorio e spazio pubblico, Agenzia Mobilità ambiente e territorio (Amat) di Milano; Giulio Buciuni, professore di Imprenditoria e innovazione al Trinity College di Dublino.

Esempi virtuosi
Attenzione: se l’elenco delle zone scelte per questo consulto lascia pensare a luminari al capezzale di un moribondo, in realtà le cose non stanno così: Reggio è stata scelta per l’edizione 2025 del festival in ragione delle esperienze di rigenerazione urbana e di innovazione sociale presenti sul nostro territorio come la trasformazione delle ex Reggiane in Parco dell’innovazione, i progetti di riuso temporaneo degli spazi o la conversione dell’ex mangimificio Caffarri nella sede di Remida. Non a caso, i temi su cui si focalizza l’edizione reggiana della Placemaking Week riguardano ambiti e criticità che toccano da vicino le città di medie dimensioni e anche Reggio Emilia e sono strettamente connessi agli obiettivi di mandato su cui l’Amministrazione comunale sta lavorando. L’obiettivo è quindi quello di tenere alto lo standard della vivibilità, sulla scorta di quanto fatto a Santa Croce. Casi “gravi” A cosa porterà questo consulto è difficile dirlo. Di positivo c’è... l’elenco. L’elenco delle cose che non vanno, ovvero delle zone della città che ancora faticano ad essere a misura d’uomo, e sul fronte dell’amministrazione, la volontà di affrontare i problemi, senza aver paura di ammettere che il risultato di certe operazioni – come il Park Vittoria e la piazza che ne è scaturita – non sono andate secondo le aspettative. Oggi quella landa di cemento è quanto di più lontano da quegli spazi di qualità, vivibili e inclusivi per tutte le persone, su cui si fonda l’idea di placemaking. I limiti nel caso specifico di piazza della Vittoria sono evidenti: sotto il cemento e l’asfalto c’è costruito un altro manufatto, un parcheggio sotterraneo che, per quanto non affollato, costituisce comunque un freno a interventi radicali su quell’area. Decisamente di altro tipo le potenzialità del parcheggio a piani dell’ex Gasometro. Si tratta di un parcheggio che negli anni è stato via via abbandonato, fino a costringere il Comune a chiuderne i due terzi. Attualmente soltanto un piano è aperto e accessibile. Ma la sfida è quella di interrogarsi su quello che potrebbe diventare, ad esempio, nell’ottica di un rilancio del centro. Gli specialisti del Placemaking Week saranno domani nell’area dell’Ex Gasometro e da lì dovranno uscire delle proposte. Toccherà poi al Comune fare sintesi tra quelli che sono gli obiettivi di mandato della giunta Massari e le suggestioni che il pool di urbanisti sarà in grado di mettere sul tavolo della discussione. l © RIPRODUZIONE RISERVATA