Sbaglia treno, sale su un Italo con un biglietto Trenitalia e rifiuta di farsi identificare: a processo
Reggio Emilia: il 40enne si è arrabbiato di fronte alla richiesta della capotreno che allora ha chiamato le forze dell’ordine, il treno si è fermato per le verifiche
Reggio Emilia Ha sbagliato treno durante un momento di distrazione, non ha esibito le proprie generalità alla capotreno che gliele ha chieste ed è finito a processo, dopo la denuncia. È il caso di un quarantenne di origine pugliese che, nel 2022, stava affrontando il viaggio di ritorno a casa quando, una volta salito sul treno, si è accorto di avere sbagliato compagnia ferroviaria. Il passeggero, infatti, aveva acquistato un biglietto per la tratta da Milano Centrale a Barletta, in Puglia, da Trenitalia. Il convoglio su cui stava viaggiando, invece, era Italo. Il caso è scoppiato nel marzo del 2022, mentre il treno stava attraversando il territorio di Reggio Emilia. E, dopo oltre tre anni, l’uomo, assistito dall’avvocato Luca Mistrorigo, sta affrontando un processo.
Quando, infatti, la capotreno di Italo ha interpellato il passeggero per la verifica di routine del biglietto, il quarantenne ha mostrato il titolo di viaggio, facendo così emergere che si trattava della compagnia sbagliata, e che era salito su un treno di verso da quello per cui aveva acquistato il biglietto, nonostante la tratta coincidesse. La capotreno ha chiesto al passeggero di mostrare le generalità, ma il quarantenne ha rifiutato, indicando di avere già mostrato il biglietto di Trenitalia. E si è arrabbiato.
La capotreno ha quindi chiamato le forze dell’ordine, il treno si è fermato per le verifiche e gli approfondimenti del caso. Ne è scaturita una denuncia per “rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità personale”. Sul treno sono intervenuti gli agenti della polizia ferroviaria. E il passeggero è finito a processo per non aver collaborato con la capotreno che, nell’esercizio delle proprie funzioni, è un pubblico ufficiale. Ieri si è svolta una nuova udienza del caso in tribunale a Reggio Emilia, davanti al giudice Francesco Panchieri, durante la quale sono stati ascoltati testimoni. Finora, nel corso del procedimento giudiziario, è stata sentita la polizia ferroviaria che ha ricostruito che cosa è avvenuto durante gli approfondimenti. l © RIPRODUZIONE RISERVATA