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Il lutto

L’imprenditore Ernesto Benati muore 19 giorni dopo il figlio Andrea

Elisa Pederzoli
L’imprenditore Ernesto Benati muore 19 giorni dopo il figlio Andrea

Fabbrico: aveva 71 anni e non si è più ripreso da un infarto. «Il dispiacere per la perdita di mio fratello ha aggravato le sue condizioni». Il 48enne morto dopo un malore in vacanza

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Fabbrico Se n’è andato diciannove giorni dopo la morte del figlio. A portarlo via le conseguenze di un infarto che lo ha colto pochi giorni dopo la prematura scomparsa di Andrea, avvenuta a soli 48 anni per un improvviso malore che lo ha stroncato mentre si trovava in vacanza in Sardegna il 7 settembre scorso, quando nulla davvero lasciava presagire il tragico epilogo che invece si sarebbe consumato. Ernesto Benati, imprenditore di Fabbrico, è morto venerdì sera a 71 anni.


Il malore

Da qualche tempo faceva i conti con alcuni problemi di salute, ma la morte del figlio è stata per lui un dolore troppo grande. «Noi pensiamo che il dispiacere per la perdita di mio fratello abbia aggravato le sue condizioni, era molto abbattuto in quei giorni» confida il figlio Luca. Per dieci giorni è rimasto ricoverato a Villa Salus, quindi il trasferimento al Santa Maria Nuova di Reggio, dove avrebbe dovuto proseguire il decorso, ma alla fine Ernesto non ce l’ha fatta e il suo cuore si è fermato per sempre.

A fare i conti con il dolore ora sono la moglie Antonella, i figli Luca, Martina e Roberto e i nipoti Riccardo, Iuna, Matilde e Alice (figli di Andrea) e Alessandro, figlio di Luca. Un dolore che si intreccia a quello per aver perso in modo così improvviso e così prematuramente, appena venti giorni fa, Benny – come tutti chiamavano Andrea Benati – nel pieno di una vita realizzata e ancora tutta da scoprire insieme alla sua amata famiglia.

Ernesto Benati era titolare della ditta Razolo, che negli anni Ottanta aveva fondato con il socio Carlo Accorsi, a Villanova di Reggiolo. Una piccola industria che conta dodici dipendenti, che si occupa di lavorazioni meccaniche, di cui lo stesso Andrea era amministratore e che ora Luca e il figlio di Accorsi dovranno portare avanti.


Chi era

«Era un grande lavoratore, che con il suo socio era riuscito a tirare su da zero un’attività – ricorda il figlio Luca –. Mio padre ha dedicato tutta la vita alla famiglia, perché non ci ha mai fatto mancare nulla, e al lavoro. Era una persona buona e onesta».

Il funerale sarà celebrato oggi alle 15, nella chiesa di Santa Maria Assunta di Fabbrico. Quindi, la tumulazione nel cimitero locale.  

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