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Il caso

Bandiera palestinese, bagarre in consiglio comunale a Reggio Emilia: i consiglieri d’opposizione vanno dal prefetto

Bandiera palestinese, bagarre in consiglio comunale a Reggio Emilia: i consiglieri d’opposizione vanno dal prefetto

La reazione alla bocciatura di un ordine del giorno urgente dopo la decisione del prefetto che ordina di togliere il vessillo dai municipi

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Reggio Emilia Bagarre in consiglio comunale a Reggio Emilia. Nella seduta di oggi, i gruppi di opposizione hanno abbandonato la sala del Tricolore e si sono recati dal prefetto, dopo la bocciatura di un ordine del giorno urgente presentato dal consigliere Giovanni Tarquini (Lista Civica per Reggio). Al centro dell'atto lo scontro istituzionale tra alcuni sindaci reggiani che hanno esposto la bandiera della Palestina sulle facciate del municipio – tra cui quello di Reggio Emilia - e il prefetto Maria Rita Cocciufa che ha imposto di rimuoverla, nel rispetto della normativa vigente.

Il capogruppo del Pd Riccardo Ghidoni, motivando la decisione della maggioranza di respingere l'ammissibilità dell'odg, ha parlato di un confronto che si svolge «su un piano istituzionale diverso» da quello del consiglio comunale, dicendosi però certo che «non mancherà la collaborazione tra i soggetti coinvolti». Al momento della presentazione dell'ordine del giorno il sindaco Marco Massari - preso di mira con dei fischi ieri al teatro Valli mentre conferiva il Primo Tricolore a Francesca Albanese- non era presente nell'aula consiliare perché impegnato in un incontro a Reggio Children. Tarquini ha definito «gravissima» l'assenza del primo cittadino, ribadendo che «Reggio deve essere governata da persone con il senso delle istituzioni». Nella vicenda della bandiera, invece, «il principio di cautela richiamato dal prefetto, è stato del tutto ignorato», ha aggiunto il civico. L'ammissibilità dell'odg è stata bocciata con 19 voti contrari e 10 a favore (due consiglieri assenti).