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Muore a 44 anni per malattia: otto giorni prima le nozze nel reparto di oncologia

Ambra Prati
Muore a 44 anni per malattia: otto giorni prima le nozze nel reparto di oncologia

Reggio Emilia: era tecnico informatico per Unimore, la malattia diagnosticata a dicembre. Il fratello: «Non arrendetevi, non smettete mai di cercare un’alternativa di cura»

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Reggio Emilia «Ci siamo sposati nel reparto di Oncologia otto giorni prima che morisse: una cerimonia intima ma bellissima, i sanitari ci hanno aiutato a organizzarla e qualche medico si è perfino commosso. Un grazie speciale al personale del Core, dove abbiamo trovato tanta disponibilità. Alcuni sanitari sono venuti perfino ieri alla camera ardente. Il volto molto umano della sanità reggiana». Così la moglie Elisa Brogna ricorda Eugenio Baldassarre, spirato a 44 anni sabato scorso, tecnico informatico prima ad Unimore e poi all’Università di Bologna. Originario della provincia di Lecce, Eugenio abitava nella nostra città dal 2014, nel quartiere di Pieve Modolena.

Tecnico informatico dipendente di una società di proprietà dell’Ateneo di Modena e Reggio, negli ultimi anni aveva vinto un concorso ed era passato all’Università di Bologna, dove si recava ogni giorno come pendolare. Una vita ricca di passioni, quella di Eugenio. «Aveva studiato pianoforte dall’età di dieci anni e poi, da autodidatta, la chitarra e altri strumenti: era molto bravo». Amava «l’arrampicata sportiva, fatta soprattutto in palestra, ma anche il trekking e le camminate in montagna». Esperto di barbecue, era solito ospitare i numerosi amici o familiari in cene in compagnia. Infine i viaggi, soprattutto nei Paesi nordici. «Aveva il desiderio di tornare in Islanda, tant’è che avevamo prenotato per settembre ma poi a causa di un peggioramento abbiamo rinunciato: non ne ha avuto il tempo». Eugenio è invece riuscito nell’altro suo sogno, quello di coronare la storia d’amore con Elisa. «Il 21 ottobre avremmo festeggiato i ventun anni insieme. Quasi la metà della nostra vita». Di carattere viene descritto come «buono, disponibile, sempre sorridente e positivo. Nella malattia è stato lui a dare coraggio a noi». Una malattia incurabile diagnosticata nel dicembre scorso, che ha avuto un decorso rapidissimo. «Ai familiari che hanno i loro cari in un letto d’ospedale, dico: non arrendetevi, non smettete mai di cercare un’alternativa di cura, non perdete la speranza», aggiunge il fratello Marco. Eugenio lascia nel dolore i genitori Gino e Dolores, il fratello e le nipotine di 6 e 11 anni, alle quali era molto affezionato. Il funerale si svolgerà oggi alle 8.45 partendo dalla casa funeraria Croce Verde per la chiesa parrocchiale di Roncina, poi il cimitero di Pieve. © RIPRODUZIONE RISERVATA