Gazzetta di Reggio

Reggio Emilia Ha quasi trent’anni di servizio e 200mila chilometri percorsi l’unica autoscala operativa dei vigili del fuoco di Reggio Emilia. Un mezzo fondamentale per le operazioni di soccorso in altezza che oggi, però, mostra tutti i segni del tempo. A denunciarlo è il Conapo, il sindacato autonomo dei vigili del fuoco, che da tempo chiede all’amministrazione il rinnovo dell’intero parco mezzi del Comando provinciale e, in particolare, l’assegnazione urgente di una nuova autoscala. «Quella attualmente in uso è del 1996 – evidenzia Stefano Ambrosecchia, segretario provinciale del Conapo – e, pur avendo sempre risposto con efficienza, ormai è un mezzo che non può più garantire piena affidabilità per un territorio vasto e complesso come il nostro». La provincia di Reggio Emilia si estende infatti per oltre 2.300 chilometri quadrati, con distanze che arrivano fino a 75 km dalla sede centrale. Il sindacato evidenzia come in un contesto dove la tempestività può fare la differenza tra la riuscita o meno di un intervento di soccorso, disporre di mezzi moderni e in perfette condizioni è essenziale. Per sopperire temporaneamente alla situazione, il Comando di Reggio ha trasferito l’autoscala in comodato d’uso dal distaccamento volontario di Luzzara. Ma questa soluzione d’emergenza «priva una parte importante della provincia di un presidio fondamentale per la gestione delle emergenze, con il rischio concreto di rallentare gli interventi e compromettere la sicurezza dei cittadini». Il sindacato denuncia una carenza strutturale ormai cronica: «I cittadini meritano un servizio di emergenza efficiente, tempestivo e professionale – continua Ambrosecchia – e gli operatori devono essere messi in condizione di lavorare in sicurezza, con mezzi all’altezza delle sfide quotidiane del soccorso tecnico urgente». Oltre alla sostituzione dell’autoscala, il Comando di Reggio è ancora in attesa dell’assegnazione di un nuovo camper operativo, essenziale per il coordinamento durante emergenze prolungate o eventi calamitosi, sempre più frequenti sul territorio reggiano e in tutta la regione. Il Conapo fa sapere che le richieste sono state presentate più volte all’amministrazione, ma finora senza riscontri concreti. Per questo motivo rivolge un appello anche alla politica locale e nazionale, affinché si faccia carico della situazione. «Chiediamo un intervento immediato e strutturale» invoca Ambrosecchia».

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