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Un bimbo di un anno riacquista l’udito a Reggio Emilia: intervento innovativo con impianto cocleare intelligente

Serena Arbizzi
Un bimbo di un anno riacquista l’udito a Reggio Emilia: intervento innovativo con impianto cocleare intelligente

L’intervento all’ospedale Santa Maria Nuova grazie alla Struttura diretta da Giovanni Bianchin: l’intervento è frutto di un importante lavoro multidisciplinare che è partito dallo screening uditivo effettuato alla nascita

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Reggio Emilia Un impianto cocleare intelligente di ultima generazione che permette di migliorare notevolmente la qualità della vita dei pazienti affetti da sordità inserito a un bambino di soltanto un anno. È l’intervento svolto dall’équipe della Struttura Dipartimentale di Audiologia e Otochirurgia di Reggio Emilia - Castelnovo Monti, diretta da Giovanni Bianchin. Il piccolo, operato lo scorso luglio e dimesso dopo pochi giorni, è in ottime condizioni. Si tratta di uno dei primi interventi di questo tipo eseguiti in Emilia-Romagna e in Italia. Il nuovo dispositivo è il primo sistema di impianto cocleare smart disponibile a livello internazionale che si caratterizza per una memoria interna ed è capace di offrire prestazioni uditive intelligenti e personalizzabili, integrandosi con le moderne tecnologie digitali. L’intervento è frutto di un importante lavoro multidisciplinare che è partito dallo screening uditivo effettuato alla nascita a Reggio Emilia, cui ha fatto seguito un percorso riabilitativo protesico che si è concluso con l’intervento chirurgico.

«L’intervento eseguito a Reggo Emilia - sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Massimo Fabi- è un tassello importante per il futuro della sanità pubblica emiliano-romagnola, che dev’essere sempre più tecnologica, inclusiva e capace di rispondere ai bisogni dei pazienti. Quello impiantato su un bambino di appena un anno è uno strumento di alta tecnologia che la nostra sanità pubblica, in questo caso l’Ausl Irccs, da sempre all’avanguardia nel campo della correzione della sordità infantile, può offrire. Grazie davvero all’équipe e a tutti i professionisti che hanno reso possibile questo intervento, frutto di un lavoro di squadra partito proprio dallo screening uditivo neonatale che viene fatto ai neonati». «Diverse - spiega il dottor Giovanni Bianchin - sono le tipologie di impianti cocleari a disposizione, che possono essere adattate alle condizioni del sistema uditivo del paziente sia adulto che bambino, con elevate percentuali di risultati soddisfacenti e notevole miglioramento della qualità di vita degli operati, come testimonia il percorso di 35 anni di questa attività a Reggio Emilia e il notevole incremento determinato dalla attivazione della sede chirurgica di Castelnovo Monti. Questa chirurgia può essere realizzata solo con la collaborazione di diverse figure professionali, tra cui l’anestesista pediatrico risulta determinante. Importante quanto la chirurgia se non di più, è lo staff riabilitativo composto dall’audiologo infantile, dalle logopediste e dai tecnici di audiometria di cui alcuni preposti alla regolazione dell’impianto ed all’analisi dei risultati ai test sonori».

Con questo intervento, grazie all’impiego delle più moderne tecnologie e alle competenze specifiche messe in campo, Reggio Emilia si conferma centro di eccellenza per la diagnosi e il trattamento dell’ipoacusia pediatrica e non, tanto che a Castelnovo Monti ha sede la Federazione Nazionale Sport Sordi che vede l’arrivo periodico di ragazzi ipoacusici da tutta Italia. Il nuovo tipo di impianto cocleare “smart” ha una memoria interna e consente di salvare le mappature specifiche di ogni paziente, personalizzando così l’esperienza uditiva. Insieme alle tecniche di riabilitazione successive, permette di migliorare notevolmente la qualità della vita dei pazienti affetti da sordità. Parla di «risultato straordinario» il presidente della Regione, Michele de Pascale: «Grazie all’équipe e a tutti i professionisti che hanno reso possibile quest’intervento, frutto di un lavoro di squadra partito proprio dallo screening uditivo neonatale che viene fatto ai neonati. La nostra sanità pubblica, da sempre all’avanguardia nella correzione della sordità infantile, continua a innovare per rispondere ai bisogni delle persone, unendo tecnologia, competenza e umanità». Anche il sindaco Marco Masari loda i lavoro dell’équipe: «Nel nostro ospedale un bambino di solo un anno ha riacquisito l’udito attraverso una tecnica innovativa. Uno dei primi interventi di questo tipo eseguiti in Italia, perfettamente riuscito». «Mi fa piacere ringraziare e fare i complimenti più sinceri, a nome della comunità, a tutta la Struttura Dipartimentale Semplice Audiologia-Otochirurgia di Reggio Emilia e Castelnovo Monti - aggiunge il primo cittadino -. Grazie al dottor Giovanni Bianchin, al dottor Luigi Renna, alla dottoressa Margherita Bettini, alla dottoressa Valeria Polizzi, alla dottoressa Chiara Bonora e alla dottoressa Lisa Gamberini. Fondamentali per seguire la preparazione del paziente e la rieducazione sono stati anche i tecnici audiometrici e i tecnici di logopedia, oltre all’anestesista pediatrico, la dottoressa Elisa Iannella. Professioniste e professionisti che si mettono a totale servizio dei pazienti con competenza e straordinaria empatia». l © RIPRODUZIONE RISERVATA